Splende anche sulle strade del Tour de France il talento di Wout van Aert, uno dei principali protagonisti di questo riavvio di stagione. Alla prima occasione in cui la Jumbo Visma gli ha concesso un po’ di libertà rispetto ai compiti di gregariato in favore di Roglic, van Aert ha subito concretizzato con un successo. Sul traguardo della quinta tappa, la Gap – Privas, il campione belga si è messo alle spalle i grandi velocisti del Tour confermando di essere un talento a tuttotondo dai limiti ancora da esplorare. La maglia gialla è passata da Julian Alaphilippe a Adam Yates per colpa di una penalità di 20'' comminata al corridore francese per un rifornimento non consentito.
🐦 A bird's eye view of the final sprint and @WoutvAert's win!
🐦 Vue de haut, le sprint et la victoire de @WoutvAert !#TDF2020 pic.twitter.com/WdSvfIMTWC
— Tour de France™ (@LeTour) September 2, 2020
Tour de France senza fughe
La quinta tappa del Tour de France ha avuto uno svolgimento molto anomalo. Il percorso era molto semplice, 183 chilometri da Gap a Privas con solo due Gpm di 4° categoria, per offrire una chiara occasione ai velocisti. Stranamente nelle fasi iniziali non è partita nessuna fuga, con il gruppo rimasto sempre compatto, forse per il timore del vento, annunciato molto più forte di quanto poi non sia effettivamente stato, o per un accordo tra i corridori.
La corsa è andata via a buon ritmo e con un po’ di nervosismo in alcune fasi in cui si è cominciato ad alzare un po’ di vento laterale.
Le condizioni meteo non sono però state così difficili da innescare la battaglia e il gruppo ha proceduto compatto. Qualche accelerata ha dato l’impressione di poter spezzare la corsa, soprattutto una decisa azione della Ineos ad una decina di chilometri dall’arrivo, che però ha eliminato dal gruppo solo qualche decina di corridori di secondo piano.
Van Aert vola, Viviani attardato
Il finale è stato molto intenso e con una leggera salita ad un paio di chilometri dal traguardo. La Sunweb si è imposta a sorpresa come la squadra più organizzata per pilotare lo sprint, tutto in funzione di Cees Bol. Alla ruota dell’olandese si sono fatti largo van Aert, Mezgec, Sagan e Bennett, mentre Caleb Ewan è rimasto più indietro e Elia Viviani non si è visto nelle fasi finali.
La Sunweb ha lanciato perfettamente lo sprint di Bol, ma Wout van Aert è uscito a centro strada con uno spunto di rara potenza superando il corridore olandese e andando a vincere. Gli altri non sono riusciti a contendere il successo ai primi due, con Bennett in rimonta al terzo posto davanti a Sagan e Stuyven. Primo italiano è stato Nizzolo, solo 11°, mentre Viviani è arrivato con due minuti di ritardo, un segnale preoccupante sulle condizioni del veronese e sulle sue possibilità nel prosieguo di questo Tour de France.
🎙️ 🇧🇪 @WoutvanAert
"C'était une étape facile parce qu'il n'y avait pas d'échappée. Nous devions être dans une bonne position avant l'arrivée mais c'était un peu mouvementé."#TDF2020 pic.twitter.com/lzjfj1tEda
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Gli uomini di alta classifica sono arrivati tutti insieme, ma una decisione della giuria ha cambiato il padrone della maglia gialla.
Julian Alaphilippe è stato penalizzato di 20'' per un rifornimento non consentito, effettuato negli ultimi 20 chilometri della corsa. La maglia gialla è così passata sulle spalle di Adam Yates, che ora ha 3'' su Roglic e 7'' su Pogacar.
Este era el momento que Julian Alaphilippe cogía el bidón a 17 km de Meta.#TDF2020 pic.twitter.com/MpC5MNFGuD
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