Dopo cinque mesi sta finalmente per arrivare il momento del rientro in gruppo di Giulio Ciccone, fissato alla Volta Valenciana che scatta il 2 febbraio. Lo scalatore abruzzese era stato costretto a chiudere anzitempo la stagione di Ciclismo 2022, terminata con una caduta ed un infortunio al ginocchio rimediati alla Vuelta Espana. Il corridore della Trek Segafredo ha passato la pausa invernale a recuperare da questo incidente, ma anche ad analizzare i risultati di una stagione che è rimasta come un’incompiuta.

Ciccone ha dato infatti l’impressione di poter fare il salto di qualità decisivo e poter irrompere nei piani alti delle classifiche dei grandi corse a tappe, ma sia al Giro d’Italia che alla Vuelta Espana è stato costretto al ritiro a causa delle cadute.

'Il 2022 porta aspettative diverse'

Quello che è successo nel 2021 e i 27 anni da poco compiuti portano Giulio Ciccone verso un bivio per capire quale potrà essere lo sviluppo della sua carriera, soprattutto nelle gare di tre settimane. Il corridore della Trek ha iniziato a pensare alla nuova stagione riavvolgendo e studiando il nastro della scorsa annata.

“Ho parlato molto con il mio allenatore Josu Larrazabal e con Luca Guercilena. Abbiamo analizzato la stagione sotto ogni punto di vista. Quello che è mancato, la sfortuna che mi ha accompagnato ma anche le cose belle che ho fatto” ha raccontato Ciccone, ammettendo che il 2022 “porta aspettative diverse, perché sento il dovere e la necessità di raccogliere risultati per me e per la squadra”.

Lo scalatore abruzzese ha però voluto mettere da parte una volta per tutte le discussioni su quale sia il suo vero potenziale, da campione in procinto di sbocciare o da buon corridore. Il dibattito è da tempo di moda nell’ambiente del ciclismo italiano, sempre alla ricerca di un uomo da grandi giri che possa raccogliere l’eredità di Vincenzo Nibali.

“Non voglio più parlarne, ho davanti a me un anno importante e l’unico pensiero sarà di correre con la massima dedizione” ha dichiarato Giulio Ciccone.

Giulio Ciccone: ‘Ho passato parecchi giorni senza bici’

Lo scalatore della Trek Segafredo ha parlato della sua preparazione invernale, in cui ha inserito delle novità, e del programma di corse che lo vedrà debuttare alla Volta Valenciana del 2 febbraio. “Ho passato parecchi giorni senza bici, qualcosa di inusuale per me” ha raccontato Ciccone a proposito della preparazione invernale. “Settembre e ottobre sono stati dedicati al recupero dall’infortunio. A novembre ho iniziato il vero avvicinamento al 2022, anche se gradualmente. La preparazione è stata un po’ diversa.

L’allenamento è stato intenso, ma per certi più rilassato. Ho fatto più lavoro di resistenza, per migliorare la capacità aerobica, mentre abbiamo deciso di rimandare i lavori di qualità” ha spiegato Ciccone.

Il corridore abruzzese punterà ad un inizio tranquillo, per poi dare il meglio nella fase centrale della stagione, segnata dal doppio impegno Giro d’Italia – Tour de France. “Giro e Tour sono gli impegni principali e voglio arrivarci nelle condizioni migliori” ha confermato Ciccone, che però conta di fare bene già in alcune prestigiose gare primaverili. “Mi intrigano molto delle corse come la Freccia Vallone e la Liegi, corse dove mi misurerò con i più forti al mondo, come la Tirreno – Adriatico e la Volta Catalunya” ha dichiarato Ciccone.

Il programma per l’avvio della stagione prevede intanto la presenza alla Volta Valenciana, dal 2 febbraio, e quindi gli impegni al Tour de la Provence, dal 10 febbraio, e al Trofeo Laigueglia, prima corsa del ciclismo in Italia che si correrà il 2 marzo.