Con un'autentica prova di forza e di classe, e qualche concessione allo show più puro, Tom Pidcock ha sbaragliato il campo sul circuito di Fayetteville, negli Stati Uniti, conquistando il suo primo titolo di Campione del Mondo di ciclocross nella categoria élite. La corsa iridata si è tenuta ieri sera, domenica 30 gennaio, a chiusura del weekend che ha assegnato anche tutti gli altri titoli della disciplina. Viste le assenze di Wout Van Aert, che ha preferito scegliere altri programmi, e dell'infortunato Mathieu Van der Poel, Pidcock è partito nel ruolo del favorito numero uno.

Il giovane britannico non ha sofferto la grande attesa ed ha dominato la corsa.

Tom Pidcock: 'Abbiamo fatto un piano'

Dopo una prima parte di corsa tranquilla ed equilibrata, anche a causa di un circuito molto veloce e poco selettivo, Pidcock ha preso in mano la situazione nel quarto dei nove giri in programma. Il corridore della Ineos ha subito fatto la differenza, ha spinto a fondo per un paio di giri e poi ha amministrato la situazione concludendo da trionfatore questa lunga cavalcata solitaria. Nel finale il britannico ha concesso anche un po' di spettacolo, con qualche numero da showman e la posizione di Superman per tagliare il traguardo.

Gli avversari si sono dovuti accontentare di correre per conquistare le altre medaglie, con l'olandese Lars Van der Haar che si è preso l'argento e il belga Eli Iserbyt sul terzo gradino del podio.

Sia prima che dopo la corsa iridata, molti appassionati e commentatori hanno sottolineato come le assenze dei due fenomeni del ciclocross, Van Aert e Van der Poel, abbiano stravolto i valori in campo, sminuendo così il valore della vittoria di Pidcock. Il nuovo iridato di ciclocross ha invece spiegato che trovarsi nel ruolo del favorito principale ha reso tutto più complicato.

"L'assenza di Van Aert e Van der Poel ha fatto si che tutti mi etichettassero come il grande favorito. Sapevo che per me sarebbe stato più difficile in questo ruolo. Ma abbiamo fatto un piano e siamo riusciti a rispettarlo perfettamente" ha dichiarato Tom Pidcock.

Il progetto del triplice Mondiale

Il campione della Ineos ha raccontato che l'avvicinamento a questi Mondiali di ciclocross è stato impegnativo sia per il suo ruolo di favorito, che per la particolare situazione indotta dalla pandemia, due fattori che si sono intrecciati facendo moltiplicare la pressione.

"Fare i Mondiali in America significa arrivare una settimana prima e rimanere per tutta la settimana nella tua stanza d'albergo, il che porta ad accumulare stress" ha dichiarato il Campione del Mondo di ciclocross.

Pidcock ha parlato anche dell'ambiziosissimo progetto che ha in mente per questa stagione. Dopo aver conquistato l'oro olimpico della mountain bike a Tokyo 2020, il britannico vuole cercare di mettere in bacheca tre titoli mondiali uno dopo l'altro in tre diverse specialità del ciclismo. Questo oro ai Mondiali di ciclocross è stato il primo atto di una sfida che lo vedrà poi in campo alle rassegne iridate in mountain bike e su strada. "Questo è il piano e fortunatamente ho ancora la speranza di riuscirci dopo questi Mondiali" ha confermato Tom Pidcock.