Tra i corridori più attesi della Parigi-Roubaix che domenica 17 aprile celebrerà la sua edizione numero 117, spicca anche Filippo Ganna.
Il campione del mondo a cronometro non ha mai lasciato traccia nelle precedenti apparizioni nella Roubaix, ma per i suoi trascorsi nelle categorie giovanili e per le caratteristiche atletiche e tecniche, sono in molti a considerare solo una questione di tempo la sua esplosione anche come uomo da classiche del nord.
Nel 2016 Ganna riuscì a vincere la Parigi-Roubaix riservata alla categoria under 23, arrivando tutto solo nel leggendario velodromo.
Filippo Ganna: 'Vedremo, l'allenamento è tutta un'altra cosa'
Da allora il campione piemontese ha sviluppato la sua carriera tenendosi sempre lontano dalle classiche del nord, specializzandosi nelle cronometro e nell'inseguimento su pista. Da quando è passato professionista, Ganna ha partecipato solo due volte alla Parigi-Roubaix, due prestazioni anonime archiviate con un ritiro e un arrivo fuori tempo massimo.
Ora però il corridore della Ineos è pronto a ripresentarsi al via del cosiddetto "Inferno del nord" con delle ambizioni al rialzo e una preparazione più accurata.
Il feeling con il pavè già dimostrato da under 23 e il fisico da corazziere - che sembra tagliato apposta per la Roubaix - hanno fatto pensare a Ganna come ad uno dei possibili protagonisti di questa edizione.
Il ciclista piemontese si sta però avvicinando all'evento tenendo un profilo basso.
"Non so perché la gente pensa che io sia uno dei favoriti, ma voglio ringraziare tutti per il grande supporto - ha dichiarato Filippo Ganna nella conferenza stampa della vigilia - Ho già fatto la Roubaix due volte. Una volta ho forato nella Foresta di Arenberg, l'altra sono salito in ammiraglia dopo i primi due settori di pavè".
L'olimpionico dell'inseguimento conta comunque di poter fare una buona prova: "Speriamo di arrivare davanti, perché non è bello avere un DNF a fine giornata. Vedremo se sarò pronto in gara, perché l'allenamento è tutta un'altra storia".
Ganna si è preparato a questa competizione allenandosi nel velodromo di Montichiari con una serie di sforzi brevi ed intensi che simulano l'impegno richiesto nei settori di pavè.
𝐓𝐡𝐢𝐬 𝐒𝐮𝐧𝐝𝐚𝐲#ParisRoubaix
We're all in 👊 pic.twitter.com/oMIx9e514h
— INEOS Grenadiers (@INEOSGrenadiers) April 14, 2022
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'Come una crono di 260 chilometri'
Filippo Ganna vede questa Parigi-Roubaix come un primo passo per un progetto più a lungo termine che potrebbe portarlo nelle prossime stagioni a prendere sempre maggior confidenza con le grandi classiche, e soprattutto con quella del nord della Francia che sembra la più tagliata per le sue caratteristiche.
"Molti italiani hanno vinto questa fantastica corsa e in futuro spero di poter provare ad entrare in quella lista, anche se non è facile. Sappiamo che ci sono molti corridori pronti per questa corsa. Vedremo se riuscirò ad arrivare vicino ad un grande risultato.
Di sicuro, con la squadra, abbiamo dei corridori forti che possono essere davanti", ha dichiarato Ganna, che condividerà la leadership della Ineos con Michal Kwiatkowski e Dylan Van Baarle.
L'atleta piemontese ha spiegato di non voler snaturare le sue doti di uomo da corse contro il tempo, ma di voler portare alla Roubaix la sua esperienza e il suo feeling con le crono: "Il mio fisico è più quello di uno specialista delle cronometro, ho solo bisogno di immaginare di fare una crono di 260 chilometri".