Il mondo del Ciclismo professionistico è alle prese da diverse settimane con una raffica di malanni che hanno messo fuori gioco tanti corridori. Questa situazione ha portato a degli scenari inconsueti. Alcune squadre si sono presentate al via delle corse con schieramenti ridotti per mancanza di atleti a disposizione.

In altre corse, come la Parigi-Nizza, più di metà del gruppo è stato costretto al ritiro per problemi di salute, delineando un arrivo con poche decine di superstiti. La situazione non sembra ancora volgere verso un miglioramento. I ciclisti fermi ai box per bronchiti, influenze o malesseri ancora da decifrare sono sempre tanti.

Molti stanno seguendo la strada della prudenza per non rischiare ulteriori e più gravi problemi di salute, ma c'è anche chi, come il veterano Philippe Gilbert, ha deciso di andare avanti e di schierarsi al via della classica più massacrante della stagione, la Parigi-Roubaix.

Philippe Gilbert: 'In salita ho dei grossi problemi'

La Roubaix si corre quest'anno domenica 17 aprile e promette ancora sei ore di fatica e lotta allo stremo delle forze contro il pavè e gli avversari. Philippe Gilbert l'ha vinta tre anni fa, nell'ultima occasione in cui la classica si è svolta nella sua tradizionale collocazione in aprile.

Da quella vittoria del 2019 Gilbert ha imboccato la via del declino, complici anche gli ormai quasi quarant'anni.

Il belga non ha partecipato all'edizione dello scorso anno, disputata in autunno, ma stavolta sarà al via nonostante i problemi di salute accusati nelle scorse settimane.

"Continuo ad avere dei grossi problemi respiratori. Non so se chiamarla bronchite, ma in salita ho dei grossi problemi", ha raccontato l'ex campione del mondo durante la conferenza stampa dedicata alla Roubaix.

Gilbert ha spiegato di aver avuto grandi difficoltà all'Amstel Gold Race, ma che il percorso pianeggiante della Roubaix potrebbe dare più tregua ai suoi problemi respiratori: "È una corsa piatta, uno sforzo più graduale, spero di difendere meglio le mie possibilità".

'Molta pressione in squadra'

Il vincitore della Parigi-Roubaix 2019 ha rivelato che dietro la scelta di continuare a correre - nonostante i problemi di salute accusati - c'è anche la spinta della squadra.

La Lotto Soudal è infatti invischiata nelle ultime posizioni della classifica World Tour, e rischia di perdere il suo posto nella massima categoria del ciclismo quando, a fine stagione, saranno assegnate le nuove licenze su base triennale. Per questo la Lotto ha chiesto uno sforzo supplementare ai suoi corridori per cercare di marcare punti in ogni occasione possibile.

"C'è molta pressione in squadra. Wellens, ad esempio, è dovuto andare a correre in Francia subito dopo la Freccia del Brabante. La squadra è in una situazione di forte stress per i punti, non c'è una visione a lungo termine, si guarda settimana per settimana, quasi giorno per giorno" ha ammesso Philippe Gilbert, a cui è stato chiesto se questa partecipazione ad una corsa durissima come la Roubaix non sia un pericolo, viste le sue precarie condizioni di salute.

Al campione belga è stato ricordato quanto accaduto a Colbrelli, vittima di un arresto cardiaco dopo la prima tappa della Volta Catalunya. "Lì si parla di rischi legati al covid e al vaccino. Nel mio caso si tratta di una bronchite, il mio cuore sta bene. Non credo di correre dei rischi per la mia salute, o almeno lo spero", ha risposto Philippe Gilbert.