L'uscita di scena di Wilco Kelderman dai piani alti della classifica generale del Giro d'Italia è stato uno dei verdetti più chiari emersi dalla nona tappa, quella che domenica ha portato la corsa all'arrivo in salita del Blockhaus. Il corridore olandese è arrivato al traguardo con un ritardo pesantissimo, più di dieci minuti, ed ha visto svanire il settimo posto che occupava in classifica generale e tutte le possibilità di raggiungere un buon piazzamento finale. Kelderman ha però dichiarato che il suo ritardo non è stato dovuto a una semplice crisi fisica, ma a un guasto meccanico che lo ha costretto a fermarsi per due volte durante la discesa da Passo Lanciano.

Il corridore della Bora - hansgrohe ha così perso contatto dal gruppo, ha iniziato la salita finale verso il Blockhaus tutto solo ed ha accumulato il grave ritardo con cui è giunto all'arrivo.

Kelderman incolpa i freni a disco

Dopo aver concluso la tappa, Wilco Kelderman ha raccontato quello che gli è successo, o almeno la sua versione dei fatti. Il corridore ha spiegato che durante la discesa da Passo Lanciano ha subito la rottura di un raggio a causa del surriscaldamento dei freni a disco. Il ritardo con cui l'ammiraglia lo ha aiutato e un'ulteriore sosta per cambiare bicicletta gli hanno fatto perdere tanto tempo prezioso e le possibilità di rientrare in gruppo.

La squadra e il partner tecnico Specialized, che fornisce le biciclette alla Bora e anche le ruote attraverso il marchio controllato Roval, hanno però smentito la versione raccontata dal corridore ai media.

"Siamo in stretto contatto con la squadra e sembra che sia stato qualcos'altro a provocare la rottura" ha dichiarato Chris Wehan, portavoce di Specialized, intervistato da Cyclingnews.

Ciclismo, la versione della Specialized

Specialized e Bora hanno ricostruito l'incidente che ha messo in difficoltà Wilco Kelderman, escludendo del tutto che sia stato provocato dal surriscaldamento dei freni a disco.

"La squadra ha ora confermato che il corridore ha colpito qualcosa. Il raggio rotto era sul lato ruota libera, quindi non ha nulla a che fare con il surriscaldamento dei freni a disco, questa non può essere la causa. Quando si verifica un colpo importante le forze vengono trasferite dal cerchio all'intero sistema della ruota, garantendo l'integrità strutturale che permette ai corridori di fermarsi in sicurezza e sostituire la ruota stessa" ha analizzato Chris Wehan.

Nel giorno di riposo del Giro d'Italia, Wilco Kelderman non è tornato direttamente sull'argomento, ma ha ammesso che non sarebbe comunque stato in grado di tenere il passo dei più forti sulla salita del Blockhaus. "Credo che non sarei stato tra i primi sei, forse avrei potuto concludere la tappa intorno al decimo posto senza quel colpo di sfortuna" ha dichiarato il corridore olandese.