È bastata una salita ad Annemiek Van Vleuten per imporre la legge della più forte in questo Tour de France femminile. La campionessa della Movistar, reduce dal successo al Giro d’Italia, ha sbaragliato le avversarie nella settima tappa della corsa, la prima veramente impegnativa dal punto di vista altimetrico. Van Vleuten ha iniziato ad attaccare sulla prima salita, Petit Ballon, rimanendo al comando insieme alla connazionale Demi Vollering, e si è poi involata da sola sulla seconda, il col du Platzerwasel, arrivando al traguardo da trionfatrice e con distacchi enormi sulle inseguitrici.
🤯 Alone in the lead for the last 60km, 🇳🇱@AvVleuten wins the stage and takes the Yellow Jersey! 💛
🍿 Relive the last km!
🤯 Partie en solitaire à plus de 60km, 🇳🇱@AvVleuten remporte l'étape et s'empare du @maillotjauneLCL !
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— Le Tour de France Femmes avec Zwift (@LeTourFemmes) July 30, 2022
Van Vleuten all’attacco dal Petit Ballon
Dopo sei giorni di volate e percorsi misti, il Tour de France femminile è arrivato alla svolta finale, le due tappe di alta montagna che tra oggi e domani promettevano di risolvere la questione della classifica generale. La settima frazione ha portato le atlete sui Vosgi per un percorso di 127 chilometri, comprendente le scalate al Petit Ballon, al col du Platzerwasel e al Grand Ballon, salite legate agli albori del Tour maschile, nell’epoca dei pionieri.
Dopo una quarantina di chilometri pianeggianti, in cui si sono susseguiti diversi tentativi di fuga, la corsa ha vissuto subito il suo momento decisivo sulla prima salita, il Petit Ballon. Annemiek Van Vleuten, superati i problemi di stomaco dei giorni scorsi, ha deciso di non attendere e di partire subito all’attacco. La vincitrice del Giro d’Italia ha imposto un ritmo indiavolato con cui ha disperso il gruppo in mille pezzi.
Solo l’altra olandese Demi Vollering ha resistito alla sua ruota scollinando il Petit Ballon, con tutte le altre già notevolmente attardate, a partire dalla maglia gialla Marianne Vos.
Ultima tappa a Planche des Belles Filles
Elisa Longo Borghini ha tentato di inseguire da sola le due olandesi, ma dopo una buona discesa dal Petit Ballon, la piemontese ha finito per pagare alla distanza.
Van Vleuten ha intensificato lo sforzo e ormai in vista del Gpm di Platzerwasel ha costretto alla resa anche Vollering. L’azione potente della fuoriclasse della Movistar non ha concesso pause, dilatando enormemente i distacchi e mettendo già al sicuro la maglia gialla. Vollering ha perso via via sempre più terreno, ma anche Longo Borghini è andata in calando e sulla salita finale del Grand Ballon si è vista riprendere e sorpassare da un gruppetto comprendente Niewiadoma, Ludwig e Labous.
⚡️ 🇳🇱@AvVleuten attacks and drops 🇳🇱@demivollering on the climb to the Platzewasel Pass. ⛰
⚡️ 🇳🇱@AvVleuten accélère et lâche 🇳🇱@demivollering dans la montée au col du Platzewasel. ⛰#TDFF #WatchTheFemmes pic.twitter.com/Dgx6PHp9Bf
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Van Vleuten, sempre scomposta ma efficacissima, ha sigillato la sua impresa dopo oltre sessanta chilometri di fuga solitaria, andando a conquistare la vittoria di questa settima tappa e la maglia gialla con dei vantaggi più che rassicuranti.
Vollering è arrivata a 3’26’’, Ludwig ha anticipato Labous e Niewiadoma a 5’16’’, con Longo Borghini e Persico a 6’56’’.
Le top 10 de cette 7e étape du Tour de France Femmes et le nouveau général, avec la prise de pouvoir d'Annemiek van Vleuten. Juliette Labous venait avec l'objectif du top 5 et elle est dans le coup avant la dernière étape demain, à la Super Planche des Belles Filles. #TDFF pic.twitter.com/m8KWpH9Qsv
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Il gruppo con l’ormai ex maglia gialla Marianne Vos, che come era previsto non è riuscita a superare indenne queste salite, ha concluso a quasi 25 minuti di distacco.
La classifica generale del Tour de France vede ora Annemiek Van Vleuten in giallo, con 3’14’’ su Vollering e 4’33’’ su Niewiadoma.
Persico e Longo Borghini sono sesta e settima. La corsa si conclude il 31 luglio con un’altra tappa di montagna che prevede l’arrivo in salita a Planche des Belles Filles, lo stesso sul quale si è imposto Tadej Pogacar nella prova maschile.