Sono passati appena due giorni dalla chiusura della stagione 2022 dei grandi giri del Ciclismo professionistico e già si guarda con interesse a quello che potrà accadere l'anno prossimo. In queste settimane si stanno costruendo i percorsi del Giro d'Italia, del Tour de France e della Vuelta España, e le caratteristiche tecniche delle corse peseranno sulle scelte di programmazione dei campioni. Il Giro d'Italia 2023 sarà presentato ufficialmente il 17 ottobre a Milano, ma già ora è possibile farsi un'idea del progetto che sta allestendo RCS Sport e a che tipo di corridori si guarda con interesse.

Dopo diverse edizioni più favorevoli agli scalatori, stavolta la corsa rosa si preannuncia costruita per gli specialisti delle cronometro.

Il Giro d'Italia chiama Evenepoel

Le anticipazioni sul tracciato che RCS Sport sta preparando, indicano la presenza di ben tre cronometro nel percorso del Giro d'Italia 2023, per un totale di circa sessanta/settanta chilometri da percorrere contro il tempo. Si tratta di una netta inversione di tendenza rispetto alla passata edizione, in cui le cronometro erano due e molto brevi, complessivamente appena ventisei chilometri.

La corsa rosa dovrebbe scattare da Fossacesia, in Abruzzo, proprio con una cronometro, con arrivo a Ortona dopo diciotto chilometri. Il disegno così favorevole agli specialisti delle cronometro dovrebbe dare la spinta definitiva a Remco Evenepoel per fissare nel Giro d'Italia il proprio obiettivo principale per la prossima stagione.

Due giorni fa, a conclusione della vittoriosa Vuelta España, il belga ha risposto ad alcune domande sulla programmazione per il 2023 e sulla sua scelta tra Giro d'Italia e Tour de France. Evenepoel ha spiegato che la sua presenza al Giro sarebbe stata legata soprattutto al chilometraggio delle tappe a cronometro, a lui molto favorevoli.

Con questo disegno, RCS dovrebbe garantirsi la partecipazione del campione della Quick-Step, ma anche altri big che amano le prove contro il tempo potrebbero preferire il Giro al Tour.

Bondone, la prima volta nel '56 sotto la neve

Un'altra anticipazione sul percorso del prossimo Giro d'Italia riguarda il ritorno di una delle montagne storiche della corsa rosa, il Monte Bondone.

La salita trentina verrebbe affrontata all'inizio dell'ultima settimana di corsa, martedì 23 maggio. La tappa partirebbe da Sabbio Chiese per concludersi in cima al Bondone, dopo aver affrontato altre salite.

Il Bondone è stato affrontato molte volte dal Giro e in cinque occasioni è già stato sede di tappa. Quella che arrivò qui nel 1956 è una delle tappe leggendarie della storia della corsa rosa. Il gruppo fu investito da una vera tormenta di neve, che costrinse molti al ritiro e rivoluzionò la classifica. Da quel giorno il Bondone è rimasto legato a Charly Gaul, uno dei più grandi scalatori della storia del ciclismo, che dopo una lunga fuga solitaria conquistò la tappa e la maglia rosa.

Nelle altre cinque occasioni in cui il Giro d'Italia è arrivato sul Bondone, le vittorie sono andate a Miguel Poblet, Vladimiro Panizza, Giorgio Furlan e Ivan Basso, protagonista di un assolo nel 2006, l'ultima volta in cui la corsa rosa è arrivata in cima alla montagna trentina.