Vince ancora Tadej Pogačar alla Parigi-Nizza. Pogačar tra i favoriti della Parigi-Nizza, ha conquistato anche il secondo arrivo in salita della corsa francese, il Col de la Couillole su cui si è conclusa questa settima e penultima tappa. La corsa si è risolta in un testa a testa tra i più forti nella seconda parte della salita finale, dove Pogačar, David Gaudu e Jonas Vingegaard hanno dimostrato di aver una marcia in più rispetto a tutti gli altri. Il vero avversario della maglia gialla è stato però Gaudu, visto che Vingegaard non è parso così brillante sui cambi di ritmo ed è stato costretto a una scalata puramente difensiva.
Nel finale Tadej Pogačar ha fatto valere il suo spunto andando a vincere la tappa su un convincente Gaudu e allungando di una manciata di secondi in classifica generale.
🏁 Un trio royal pour se disputer la victoire au col de la Couillole ! ⛰
⏪ Revivez le dernier kilomètre de l’étape 7. 🤩
🏁 A royal trio battling it out for the win on the Col de la Couillole! ⛰
⏪Relive the last kilometre of stage 7. 🤩#ParisNice pic.twitter.com/0JICXHazd1
— Paris-Nice (@ParisNice) March 11, 2023
Parigi-Nizza, la Jumbo insegue la fuga
La settima e penultima tappa della Parigi-Nizza ha proposto l'arrivo in salita più duro della corsa, quello a Col de la Couillole, una scalata di una quindicina di chilometri al 7% di pendenza.
La corsa prometteva un nuovo capitolo della sfida tra Tadej Pogačar e Jonas Vingegaard, ma ha trovato un terzo incomodo, David Gaudu, pronto ad allargare quello che doveva essere un duello.
La tappa ha visto partire una folta fuga di una ventina di corridori, con dentro anche David de la Cruz, Kobe Goossens, Rémi Cavagna e Søren Kragh Andersen.
Il gruppo non ha però lasciato più di tre minuti di vantaggio e l'assenza di scalatori di prima fascia al comando ha lasciato scarse possibilità di riuscita alla fuga. La Jumbo-Visma ha preso decisamente in mano il gruppo con il passare dei chilometri, facendo immaginare una strategia molto aggressiva di Vingegaard, intenzionato a recuperare terreno dopo le difficoltà accusate due giorni fa.
Vingegaard in difficoltà sui cambi di ritmo
La salita finale ha però scritto tutta un'altra storia. Il vincitore dell'ultimo Tour de France ha fatto lavorare a lungo un ottimo Tobias Foss, che ha dettato il ritmo per metà scalata, riducendo la consistenza del gruppo e andando a riprendere gli ultimi reduci della fuga iniziale, Romo e Goossens. Esauriti i compagni di squadra, Vingegaard ha provato a dare un'accelerata a sei chilometri dalla vetta, ma non è parso molto incisivo, e Tadej Pogačar ne ha approfittato per rilanciare con forza e andarsene da solo.
Vingegaard ha pagato il cambio di ritmo, ma non ha fatto fuori giri come gli era capitato due giorni fa. Il danese è salito in maniera regolare, trovando poi la collaborazione di David Gaudu.
Pogačar non ha insistito, forse anche a causa del vento contrario, e così al comando si è formato un terzetto con i primi tre della classifica generale. Dimostrando coraggio e un deciso salto di qualità rispetto al passato, Gaudu ha attaccato trovando la pronta reazione di Pogačar, mentre Vingegaard è stato costretto ancora una volta all'inseguimento. I tre si sono ritrovati insieme nel finale, dove il danese della Jumbo ha cercato di sorprendere tutti senza però riuscire nel suo intento. Pogačar ha atteso gli ultimi duecento metri, poi ha piazzato il suo terribile scatto per andare a vincere davanti a un convincente Gaudu, mentre Vingegaard ha concluso attardato di sei secondi.
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— ammattipyöräily (@ammattipyoraily) March 11, 2023
Simon Yates, protagonista di una scalata in crescendo, ha anticipato gli altri per la quarta piazza, contenendo il passivo a 19''.
A seguire si sono piazzati Powless, Mäder e Sivakov, mentre ha ceduto nettamente il leader della Ineos Daniel Martínez, arrivato a più di un quarto d'ora.
Alla vigilia dell'ultima tappa Tadej Pogačar comanda la classifica generale di questa Parigi-Nizza, ma con un vantaggio minimo su Gaudu, appena 12'', mentre Vingegaard è più lontano a 58''. Domani la corsa si conclude con una breve ed esplosiva tappa attorno a Nizza, in cui potrebbero esserci ancora delle sorprese.