Da grande favorito e dopo aver chiesto alla squadra un lavoro sfiancante, Michael Matthews è andato a conquistare la terza tappa del Giro d'Italia, la Vasto - Melfi. La corsa proponeva un tracciato per corridori veloci ma resistenti, preannunciando una sfida tra Matthews e Mads Pedersen. La Jayco dell'australiano ha comandato le operazioni nella fase più impegnativa, quella con le salite, in cui il campione d'Italia Filippo Zana ha dato un contributo fondamentale. Pedersen è rimasto attardato, rientrando poi dopo un inseguimento di qualche chilometro, ma nel finale si è fatto anticipare da Matthews che ha concretizzato il lavoro del team con la vittoria.

Giro d'Italia, due Corratec in fuga

La terza tappa del Giro d'Italia ha proposto un percorso caratterizzato da due Gpm di 3ª e 4ª categoria negli ultimi 40 chilometri, e un finale ancora in leggera ascesa e con diverse curve. Michael Matthews e Mads Pedersen sono partiti come principali favoriti per la vittoria, visto un tracciato che è sembrato troppo impegnativo per i velocisti puri.

Alle prime pedalate sono partiti in fuga due corridori della Corratec, Veljko Stojnić e Alexander Konychev, perfettamente ignorati dal resto del gruppo.

I due hanno raggiunto i sette minuti di vantaggio, poi Jayco AlUla e Trek-Segafredo si sono messe in testa al gruppo per aumentare l'andatura. Nelle fasi centrali la corsa è stata bagnata da un po' di pioggia, che ha reso insidiose le discese che i corridori hanno poi trovato nel finale.

Evenepoel si prende un traguardo volante

Nel tratto più impegnativo della tappa, quello con le salite di Valico di Laghi di Monticchio e Valico La Croce, la Jayco di Matthews ha impresso un ritmo forte e regolare con un grande lavoro del tricolore Filippo Zana. Il gruppo si è più o meno dimezzato nella sua consistenza numerica.

Quasi tutti i velocisti, da Cavendish a Milan e Gaviria, sono rimasti staccati, e anche Mads Pedersen ha sofferto nell'ultima parte dell'ascesa, rimanendo leggermente attardato.

Il danese è stato però atteso dai compagni ed è riuscito a rientrare in discesa, quando la Soudal di Remco Evenepoel, vincitore della prima crono, ha preso la guida del gruppo per evitare ogni rischio. In questa fase della corsa, caratterizzata dalla strada bagnata, è finito a terra João Almeida.

Il portoghese è prontamente ripartito, e nonostante qualche timore, è riuscito a riaccodarsi.

Nel finale di Melfi, con diverse curve e una leggera salita, la Trek ha schierato i suoi uomini residui per pilotare Pedersen, ma il danese si è fatto anticipare da un più brillante e incisivo Michael Matthews. L'australiano ha tentennato un po' nelle ultime pedalate, ma è riuscito a condurre in porto la vittoria davanti a Pedersen e Kaden Groves, con Vincenzo Albanese e Stefano Oldani a seguire. Remco Evenepoel ha concluso la tappa senza problemi e con una dimostrazione di autorevolezza assoluta. Il campione del mondo non si è fatto sfuggire l'occasione di prendersi tre secondi di abbuono a un traguardo volante, vinto davanti a Roglič. In classifica Evenepoel guida ora con 32'' su Almeida e 44'' su Roglič.