Il sogno di Tadej Pogačar di vincere il Tour de France per la terza volta si è infranto nella cronometro di Combloux di due giorni fa e sulla salita del Col de la Loze, affrontata ieri nella tappa con arrivo a Courchevel vinta da Felix Gall. Il fuoriclasse sloveno era riuscito a combattere colpo su colpo con Jonas Vingegaard nelle prime due settimane di corsa, nonostante una preparazione condizionata dall'infortunio della Liegi Bastogne Liegi, ma è crollato in quest'ultima parte di corsa.
Nella crono, Pogačar ha ceduto più di un minuto e mezzo al rivale danese, e ieri ha vissuto una giornata particolarmente difficile con una pesante crisi sul Col de la Loze.
Il campione della UAE è ora ad oltre sette minuti di ritardo in classifica generale, e dovrà assistere ad un nuovo trionfo di Vingegaard e della corazzata Jumbo. La corsa dello sloveno è stata molto complicata non solo per ragioni fisiche, ma anche a livello psicologico. La sua fidanzata Urška Žigart, anch'essa ciclista professionista, ha rivelato che Tadej avrebbe voluto ritirarsi dal Tour de France già nella prima settimana di corsa, ma di averlo convinto a proseguire.
Urška Žigart: 'Gli ho detto: tu non vai casa'
L'episodio raccontato ora da Urška Žigart alla tv olandese NOS è avvenuto lo scorso 5 luglio, dopo la tappa di Laruns. In quella prima sfida diretta sulle montagne pirenaiche, Pogačar era rimasto staccato da Vingegaard ed aveva perso un minuto. Nella stessa giornata, Urška Žigart era impegnata al Giro d'Italia femminile, dove era stata coinvolta in una rovinosa caduta. "Ho preso da bere e sono finita in una grossa buca nella strada. Con una mano sul manubrio perdi rapidamente il controllo della bicicletta. Sono caduta piuttosto forte" ha raccontato Žigart. Quell'incidente aveva costretto Urška a ritirarsi e gli esami eseguiti in ospedale aveva evidenziato una commozione cerebrale.
"Tadej mi ha chiamato dopo l'arrivo per chiedermi come fosse andata. Ho detto che non avevo concluso la corsa. Poi mi ha chiesto perché. Ormai sa che non mi ritiro mai da una gara, quindi si è subito preoccupato. Ha detto che voleva ritirarsi e tornare a casa. Ma io gli ho risposto: tu non vai a casa, questo è il Tour de France" ha raccontato Urška Žigart.
'Gli piace che io sia più vicina'
Negli ultimi giorni Urška ha raggiunto Tadej al Tour de France, e i due hanno avuto qualche momento da passare insieme, anche per stemperare le tensioni della corsa. "Gli piace che io sia più vicina, che possiamo vederci, anche se deve aspettare due ore per un abbraccio di cinque minuti. Ti ricarichi la batterie se puoi parlare con qualcuno di qualcos'altro, non solo di Ciclismo" ha raccontato la ciclista slovena, parlando anche di come vive l'ansia per i pericoli delle corse.
“Per me, la cosa più importante è che finisca sano e salvo. Non voglio che sia in pericolo nelle discese. Questa è la normale preoccupazione che hai quando qualcuno che ami corre a cento all'ora", ha raccontato.