È bastata la prima tappa di montagna, una delle più facili, per far esplodere completamente il Tour de France. Alla quinta giornata la corsa di ciclismo è già arrivata al confronto con i Pirenei e ha emesso verdetti molto chiari. Jai Hindley si è preso tappa e maglia gialla inserendosi in una folta fuga partita nelle fasi iniziali e staccando poi tutti i compagni d'avventura sul Marie-Blanque. Tadej Pogačar ha fatto lavorare a lungo la sua squadra, ma sull'ultima salita ha perso nettamente il confronto testa a testa con Jonas Vingegaard. La Jumbo ha provocato la selezione decisiva per aprire la strada all'attacco frontale del danese, che ha guadagnato un minuto abbondante sul grande rivale.
Le classement général a connu des grands bouleversements avec la prise de pouvoir de l'Australien Jai Hindley. Jonas Vingegaard est le dauphin du leader de la Bora mais possède ce soir 53" d'avance sur Tadej Pogacar. David Gaudu est 10e, Romain Bardet 12e. #TDF2023 pic.twitter.com/p5P28j9GJy
— Le Gruppetto (@LeGruppetto) July 5, 2023
Tour de France, partono in fuga 36 corridori
Appena alla quinta tappa il Tour de France ha proposto la sua prima giornata di alta montagna con l'arrivo a Laruns dopo aver affrontato le salite di Soudet e Marie-Blanque. La corsa è stata intensa e con dei risvolti tattici molto interessanti fin dalle fasi iniziali, quando gli scatti che si sono susseguiti hanno portato alla formazione di una fuga di ben 36 corridori.
Tra questi anche tre uomini della Jumbo, Van Aert, Laporte e Benoot, due compagni di Pogačar, Großschartner e Soler, un uomo da podio per la classifica finale come Jai Hindley e tanti altri big come Alaphilippe, Ciccone e Dani Martínez.
La UAE ha preso la testa del gruppo spremendo tutti i suoi uomini in un lungo e faticoso lavoro, e richiamando anche Soler e Großschartner per dare man forte ai compagni.
La Jumbo ha invece tenuto un atteggiamento opposto, in attesa nel gruppo inseguitore, e con van Aert scatenato all'offensiva. Il belga si è lanciato un paio di volte all'attacco, prima con Campenaerts e Pedersen, e successivamente con Alaphilippe. Tutti gli sforzi di van Aert sono stati però inutili, perché il resto della fuga ha mantenuto un bel ritmo grazie al lavoro dei compagni di Ciccone, Gall e Hindley.
La corsa si è risolta sulla salita del Marie-Blanque, dove Gall ha attaccato seguito da Hindley, che ha poi fatto valere la sua caratura completamente diversa. Il vincitore del Giro 2022 se ne è andato tutto solo, mentre Ciccone è salito con un buon passo rimettendo nel mirino Gall.
La UAE ha continuato il suo lavoro ai fianchi fino a metà del Marie Blanque, ma nella parte più difficile della salita, con il gruppo già molto ridotto, la Jumbo è passata improvvisamente alla controffensiva. Kuss ha dato un'accelerata violenta, costringendo a staccarsi anche Carlos Rodríguez e i gemelli Yates, e con il solo Pogačar che è rimasto in scia a Vingegaard. Il danese è poi partito a sua volta all'attacco dimostrando di avere un passo completamente diverso rispetto a Pogačar, che ha potuto giocare solo sulla difensiva.
Tappa e maglia per Hindley
Hindley ha scollinato il Marie-Blanque con un vantaggio rassicurante, mentre lo scatenato Vingegaard ha ripreso tutti gli altri fuggitivi, Ciccone, Gall e Buchmann. Pogačar ha perso molto terreno nel finale della salita, e trovandosi solo ha atteso il gruppetto inseguitore con Adam Yates, oltre a Rodríguez, Skjelmose, Gaudu e Simon Yates.
🇩🇰 Jonas Vingegaard attacks! @TamauPogi can't respond!
🇩🇰 Jonas Vingegaard attaque ! @TamauPogi n'est plus dans sa roue !#TDF2023 pic.twitter.com/4jX6bli1qL
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Hindley ha completato la sua giornata trionfale andando a vincere la tappa a Laruns, prendendo la maglia gialla e imponendosi come uno dei più seri candidati al podio finale.
Il gruppetto di Vingegaard ha chiuso a 32'', con Ciccone 2° e il danese leggermente sfilato dopo il lungo sforzo. Pogačar, grande sconfitto della tappa, è arrivato a 1'38'' con gli altri uomini di classifica, ma non Landa, finito a ben 2'55' di ritardo.
La classifica generale viene ridisegnata con Jai Hindley in giallo, grazie a questa fuga che qualcuno potrebbe rimpiangere di aver sottovalutato inizialmente. L'australiano della Bora ha 47'' su Vingegaard e 1'03'' su Ciccone, mentre Pogačar è a 1'40'' e dovrà cercare qualche soluzione alternativa per controbattere allo strapotere mostrato in salita dal suo grande avversario.