Jonas Vingegaard, all'indomani della vittoria della crono di Combloux, ha messo definitivamente al sicuro la sua maglia gialla e il suo secondo Tour de France. Nell'ultimo tappone alpino, segnato dalla scalata all'infinito Col de la Loze, Tadej Pogačar ha subito una pesante crisi e la giornata più difficile della carriera. Lo sloveno è caduto nelle fasi iniziali della corsa, è ripartito senza problemi, ma la stanchezza emersa ieri si è trasformata in un crollo sulla Loze, dove è rimasto staccato prima che la Jumbo aumentasse davvero il ritmo. Vingegaard ha poi attaccato e staccato gli altri uomini di classifica, ma non è riuscito a riprendere tutti i fuggitivi all'attacco fin dalle fasi iniziali.
A trionfare sul traguardo di Courchevel è stato così l'austriaco Felix Gall, una delle rivelazioni della stagione, già vittorioso in una tappa del Giro di Svizzera.
Jonas Vingegaard a une nouvelle fois écrasé le #TDF2023. Malgré sa défaillance, Tadej Pogacar conserve sa 2e place devant son équipier Adam Yates qui augmente son avance sur Rodriguez. Simon Yates monte à la 5e place tandis que Félix Gall est 8e. David Gaudu complète le Top 10. pic.twitter.com/o6ZyVQzszz
— Le Gruppetto (@LeGruppetto) July 19, 2023
Tour, caduta di Pogačar all'inizio della corsa
La diciassettesima tappa del Tour de France ha proposto l'ultimo confronto con le Alpi su un percorso sfiancante da oltre 5.000 metri di dislivello.
La corsa ha proposto le salite al Saisies e al Cormet de Roselend, e poi il gigante del Col de la Loze, una scalata infinita di quasi trenta chilometri. Nella prima parte della tappa è stato Giulio Ciccone il grande protagonista. L'abruzzese è partito subito all'attacco con l'obiettivo di conquistare i primi due Gpm e rinsaldare la sua maglia a pois.
Il corridore della Lidl-Trek è stato ben spalleggiato dai compagni ed è riuscito nell'intento, anche se la Jumbo-Visma non ha voluto inizialmente lasciar prendere vantaggio alla fuga. Solo dolo il Gpm del Saisies, sotto l'impulso di Alaphilippe, un gruppo di una trentina di corridori è finalmente riuscito ad avvantaggiarsi.
Tra questi anche il solito Ciccone, che ha conquistato anche la Cormet de Roselend, e diversi uomini da media classifica, come Pello Bilbao, Felix Gall, Simon Yates, David Gaudu e Guillaume Martin.
In queste fasi iniziali si è verificata anche una caduta, in salita, di Pogačar. Il fuoriclasse sloveno ha battuto un ginocchio, ma è prontamente ripartito.
La sofferenza di Pogačar sulla Loze
La Ineos ha poi dato man forte alla Jumbo-Visma nell'inseguimento alla fuga per non far rientrare Bilbao nella corsa al podio, obiettivo di Carlos Rodríguez. Davanti, però, la Ag2R e il Team Bahrain hanno mantenuto alta l'andatura, permettendo ai fuggitivi di iniziare l'infinita scalata al Col de la Loze con circa tre minuti di vantaggio.
Nella prima parte della scalata, la più facile, la situazione si è cristallizzata finché, dopo il falsopiano centrale, Tadej Pogačar ha iniziato a perdere posizioni e si è staccato ancor prima dei primi scatti.
😱 @TamauPogi is dropped!
😱 @TamauPogi est distancé du groupe des favoris !#TDF2023 pic.twitter.com/deAl0ozvuH
— Tour de France™ (@LeTour) July 19, 2023
La Jumbo-Visma ha allora aumentato l'andatura con Sepp Kuss e solo Adam Yates è riuscito a rimanere agganciato alla maglia gialla Jonas Vingegaard, che però non ha subito affondato il colpo decisivo.
Intanto, in testa, Felix Gall è scattato all'inizio del tratto più duro ed è riuscito a fare una certa differenza su Simon Yates, che si è portato al suo inseguimento.
L'ultima parte della scalata è stata una sfida sfiancante: Vingegaard è scattato rimanendo tutto solo e iniziando la rimonta sui fuggitivi, ma è stato poi bloccato da una moto e una macchina in mezzo alla strada. Il danese ha perso secondi preziosi prima di ripartire e la sua rimonta si è fermata all'aggancio su Gaudu e Bilbao.
Oltre sette minuti di vantaggio per Vingegaard
Felix Gall ha scollinato con una ventina di secondi di vantaggio su Simon Yates, ha aggredito la breve discesa finale e resistito al muro che ha portato al traguardo, dove ha conquistato la vittoria. Yates ha chiuso secondo, davanti a Bilbao, che nel finale ha preceduto Vingegaard. Il finale di Pogačar è stato di pura sofferenza.
Lo sloveno, mai così provato come oggi, è arrivato con quasi sei minuti di ritardo da Vingegaard, un risultato che consegna definitivamente il Tour al danese.
Nella lotta al podio Adam Yates ha guadagnato più di un minuto su Carlos Rodríguez, mentre continua la discesa di Jai Hindley.
La nuova generale vede Jonas Vingegaard con un vantaggio abissale sugli inseguitori. Pogačar è a 7'25'', Adam Yates a 10'45'' e Carlos Rodríguez a 12'01''. La fuga ha permesso a Simon Yates di risalite al quinto posto, davanti a Bilbao e Hindley.
Al termine della tappa Tadej Pogačar ha raccontato quanto sia stata dura questa giornata: "Non so cosa sia successo. Ero esausto in fondo all'ultima salita, ho mangiato molto ma non mi arrivava alle gambe. Sono estremamente deluso. Proveremo a vincere un'altra tappa, per me o per qualcun altro".