Dopo qualche giornata dura, Tadej Pogačar ha messo a segno il colpo del campione nella penultima tappa del Tour de France, quella sulle montagne dei Vosgi e l'arrivo a Le Markstein. Il capitano della Uae Emirates ha reagito con orgoglio alla crisi patita a Courchevel e ha risolto la corsa con uno sprint dominante. La tappa è stata breve e intensa, con Giulio Ciccone e Thibaut Pinot grandi protagonisti.

Ciccone ha messo al sicuro la maglia a pois, che porterà domani a Parigi, mentre il francese ha scalato da solo la salita di casa, il Petit Ballon, tra l'entusiasmo incontenibile del suo pubblico. Nel finale però sono emersi i big della classifica generale, con Pogačar che ha battuto in volata Gall e Vingegaard.

Ciccone, nessun problema per la maglia a pois

Per questa ultima giornata di montagna il Tour de France ha proposto un percorso breve, appena 130 chilometri, ma senza respiro. Lo scenario è stato quello dei Vosgi, là dove il Tour ha scoperto per la prima volta le salite oltre un secolo fa.

La corsa è partita ad andatura vertiginosa e con tanti scatti. La Lidl-Trek ha ben assecondato Giulio Ciccone nella caccia agli ultimi punti mancanti per blindare la maglia a pois. L'abruzzese ha provato a lanciarsi in fuga, ma il gruppo non ha inizialmente lasciato spazio. Ciccone è però passato ugualmente al comando sul primo Gpm di giornata, dove sia Gall che Vingegaard, gli unici ancora in grado di contrastarlo, hanno dimostrato di non essere interessati alla maglia. La corsa è così andata tutta in discesa per lo scalatore abruzzese, che ha messo il sigillo definitivo sui successivi Gpm.

Dopo il Ballon d'Alsace il gruppo si è spezzato in discesa, anche a causa di una brutta caduta di Carlos Rodríguez e Sepp Kuss, che sono ripartiti visibilmente feriti.

Anche Vingegaard si è trovato nel gruppo dei battistrada, ma ha poi rallentato e la situazione si è via via definita. Davanti si è formato un gruppetto con tra gli altri Ciccone, Skjelmose, Barguil e Pidcock, sul quale è poi rientrato Thibaut Pinot con una bella azione solitaria.

Pinot nel tripudio del Petit Ballon

La Uae ha però preso la guida del gruppo e non ha concesso troppo spazio, chiarendo le mire di Pogačar sulla tappa. Passando al comando sul Col de la Schlucht, Ciccone ha conquistato matematicamente la sua maglia a pois e ha lasciato il centro del palcoscenico a Thibaut Pinot, l'uomo di casa, atteso da una folla in delirio in questo suo ultimo Tour. Il francese ha staccato i compagni d'avventura sul Petit Ballon e si è goduto il passaggio tra la sua gente in una scalata di forte impatto emotivo.

Il gruppo non si è però lasciato contagiare dall'aspetto romantico della corsa. La Uae ha insistito nell'inseguimento, preparando l'attacco di Tadej Pogačar sull'ultima salita, il Col du Platzerwasel. Il campione sloveno è scattato a metà scalata, seguito immediatamente da Jonas Vingegaard. I due hanno fatto rapidamente il vuoto, ma come sul Col de Joux Plane, hanno poi rallentato vistosamente permettendo a Felix Gall di rientrare. L'austriaco ha preso in mano la corsa con personalità, tirando per il resto della salita e andando a raggiungere e superare Pinot, Barguil e Pidcock, ultimi reduci dalla fuga.

Il Tour è di Vingegaard, Simon Yates scavalca Rodríguez

Più dietro Simon Yates ha attaccato Carlos Rodríguez, un po' in difficoltà dopo la caduta iniziale.

Il britannico se ne è andato insieme al gemello Adam e dopo lo scollinamento i sono riusciti a riprendere i battistrada. Adam Yates si è allora messo al servizio di Pogačar negli ultimi chilometri di falsopiano verso il traguardo di Le Markstein, dove si sono presentati in cinque a contendersi la vittoria di tappa. Vingegaard ha provato a sorprendere Pogačar prima dell'ultima curva, ma l'esplosività dello sloveno non ha lasciato scampo a nessuno. Pogacar è andato a vincere facilmente allo sprint, quasi per distacco, davanti a Gall, Vingegaard e i gemelli Yates. Bilbao ha concluso a 33'', Carlos Rodríguez a 50'', un distacco che gli ha fatto perdere il quarto posto a scapito di Simon Yates.

La classifica generale vede così Vingegaard pronto a celebrare il suo secondo Tour de France dall'alto dei 7'29'' di vantaggio su Pogačar.

Adam Yates è terzo a 10'56'', seguito dal gemello Simon e da Carlos Rodríguez, comunque bravo a reagire alla caduta iniziale e a non crollare.

Domani il Tour de France farà calare il sipario su un'edizione bellissima con il consueto spettacolo sui Campi Elisi di Parigi. Al termine della tappa Thibaut Pinot è stato premiato come super combattivo di giornata e ha raccontato l'emozione di quest'ultima tappa vissuta tra la sua gente: "È stato folle essere qui, sulle mie strade di allenamento. Non pensavo che mi facesse un effetto così forte, è una pagina della mia storia che finisce questa sera".