Ormai vicino all'epilogo di Parigi e con la maglia gialla ormai assegnata, il Tour de France ha regalato un'altra giornata frenetica e divertente di ciclismo per la 19ª tappa con arrivo a Poligny. La corsa prometteva spazio per una fuga da lontano e, come spesso accade in queste situazioni, si è infiammata fin da subito per non fare più soste. A decidere è stato un attacco portato a poco più di trenta chilometri dall'arrivo da Ben O'Connor, Matej Mohorič e il vincitore di ieri Kasper Asgreen. Il terzetto ha impresso un ritmo sostenutissimo e gli inseguitori, tra cui Van der Poel, Philipsen, Pedersen, Bettiol e Trentin, non sono più riusciti a rimontare.

Nel finale Mohorič è andato a rimontare Asgreen e a vincere la tappa, la terza per il Team Bahrain, sul colpo di reni.

Tour de France, che battaglia per la fuga

La diciannovesima tappa del Tour de France ha proposto un percorso ondulato con due Gpm di terza e quarta categoria, e tanti saliscendi. Come si immaginava la corsa si è rivelata impossibile da controllare per squadre dei velocisti, che fin dalle prime pedalate hanno visto iniziare un'incredibile sequenza di scatti con tanti big delle classiche protagonisti. Mads Pedersen è stato particolarmente volitivo in questa fase, in cui anche Peter Sagan si è messo in evidenza per la prima volta in questo Tour de France davvero anonimo per lui.

Dopo oltre un'ora volta a cinquanta di media, è riuscito a sganciarsi un gruppetto di nove corridori, tra cui Benoot, Trentin e Alaphilippe. Il gruppo è rimasto però vicino, grazie all'inseguimento orchestrato dalla EF, rimasta esclusa dalla fuga. Dopo il traguardo volante un altro gruppetto è riuscito a sganciarsi e a riprendere i battistrada, rinfoltendo così la testa della corsa a oltre trenta corridori.

Tra questi anche Mathieu Van der Poel, Jasper Philipsen, Mads Pedersen, Kasper Asgreen, Alberto Bettiol, Christophe Laporte, Dylan Groenewegen, Matej Mohorič e Tom Pidcock.

Il gruppo della maglia gialla si è rilassato, ma la corsa non si è fermata un momento tra i battistrada. Victor Campenaerts, sempre particolarmente aggressivo, ha attaccato in compagnia di Simon Clarke, che però è stato poi fermato dai crampi.

Campenaerts ha insistito da solo, ma sulla salita di terza categoria si è piantato ed è stato raggiunto e staccato da Matej Mohorič, Kasper Asgreen e Ben O'Connor, usciti al contrattacco nel falsopiano prima dell'inizio del Gpm.

I tre hanno marciato di comune accordo e con grande intensità. Nonostante la qualità del gruppetto inseguitore, la rincorsa si è rivelata discontinua e molto difficoltosa. Pedersen ha dato prova di grande condizione lanciando un paio di attacchi con cui ha spezzettato il gruppo, quindi è stato Laporte a partire braccato da Van der Poel, che però un po' stranamente non gli ha dato man forte. Alla fine si è formato un drappello con VDP, Philipsen, Trentin, Bettiol, Pedersen, Laporte, Zimmermann, Pidcock e Mezgec, ma con il terzetto al comando ormai forte di una trentina di secondi di vantaggio.

Tre vittorie di tappa per la Bahrain

La situazione è andata così tutta a vantaggio dei battistrada, che hanno tirato al massimo fino all'ultimo chilometro per poi studiare lo sprint. O'Connor, decisamente il più vulnerabile in volata, ha provato ad anticipare gli altri due, ma non ha sorpreso Asgreen che ha prontamente reagito. Il danese si è quindi lanciato per il suo sprint, con Matej Mohorič che ha atteso gli ultimi cento metri uscire dalla scia e tentare il sorpasso. Proprio sull'arrivo lo sloveno ha appaiato Asgreen e il fotofinish ha premiato il corridore del Team Bahrain, per la terza volta vittorioso in questo Tour de France.

A 39'' Philipsen ha regolato Pedersen nella platonica volata per la quarta piazza, mentre il gruppo è arrivato tranquillamente con tredici minuti di distacco.

La classifica generale è rimasta invariata, con Vingegaard sicuro della sua maglia gialla [VIDEO] dal'alto del vantaggio di 7'35'' su Pogačar. Domani ultime montagne sul Massiccio del Giura, poi domenica il Tour regalerà le ultime emozioni con il classico e suggestivo finale parigino.