Il ciclismo italiano ha vissuto ieri una pagina amara e dai risvolti surreali, che testimonia quanto sia superficiale e dilettantistica la gestione del movimento. Da oggi, venerdì 22, a domenica 24 settembre, si sarebbe dovuta svolgere la Adriatica Ionica Race, breve e giovane corsa a tappe organizzata dalla ASD Sportunion dell'ex campione Moreno Argentin. La corsa è stata però annullata alla vigilia della partenza, nel tardo pomeriggio di giovedì 21, quando molte squadre e mezzi coinvolti erano già arrivati a Corropoli, cittadina abruzzese sede di partenza.

Argentin è intervenuto in videoconferenza per annunciare a Direttori sportivi e giornalisti la cancellazione della sua corsa, e nel suo intervento ha attaccato la Lega del Ciclismo, rea di aver voluto affossare la Adriatica Ionica Race. "Tutto è nato sei mesi fa, quando non ho voluto cedere i diritti televisivi alla Lega per una gestione collettiva", ha accusato Argentin.

Argentin: "Ci sono sempre state delle deroghe"

L'ex campione ha attaccato la Federciclismo e il suo presidente Cordiano Dagnoni, e la Lega del ciclismo, definendo questo annullamento come il finale di un piano premeditato per far morire la corsa di un personaggio indesiderato. Argentin ha ammesso che la società organizzatrice ha ritardato alcuni pagamenti e adempimenti, ma che in passato il sistema è sempre andato avanti così.

"Ci sono sempre state delle deroghe, anche di 180 giorni, abbiamo sempre saldato i pagamenti. Ma adesso Dagnoni punisce chi alza la voce, io sono uno di quelli", ha accusato Argentin. L'ex campione ha dichiarato che l'ultimo pagamento per completare il quadro organizzativo della AIRace è stato effettuato nel pomeriggio di ieri, alla vigilia del via della corsa.

"Era una polizza fideiussoria per la scorta, depositata entro le 16, il termine che ci era stato dato", ha spiegato Argentin

Il problema tra Argentin e le istituzioni del ciclismo italiano sarebbe sorto sei mesi fa, quando la Lega ha pianificato la vendita collettiva dei diritti televisivi di tutte le corse italiane "minori".

L'ex corridore si è opposto a questa cessione e per questo sarebbe finito nel mirino della Lega. "Non ho voluto cedere i diritti televisivi alla Lega per una gestione collettiva, perchè non mi garantivano nulla", ha dichiarato Argentin.

Ciclismo, la Lega sulle inadempienze di ASD Sportunion

Mentre a Corropoli quella parte di carovana già pronta correre stava rifacendo le valigie per tornare a casa, la Lega del ciclismo ha risposto alle accuse di Moreno Argentin, ribaltando la sua tesi e parlando delle numerose inadempienze della società organizzatrice. La Lega ha rilasciato un comunicato in cui ha spiegato di aver concesso alla ASD Sportunion tutto il tempo possibile per adempiere agli obblighi regolamentari ed economici.

Lo scorso 12 settembre era stata disposta una terza delibera per allungare il tempo a disposizione della società organizzatrice della AIRace, che però è giunta fino alla vigilia del via della corsa senza aver compiuto nessuno degli adempimenti richiesti.

Secondo alcune fonti, i problemi legati all'organizzazione e alle inadempienze della Adriatica Ionica Race sarebbero sorti a inizio settembre, quando sono stati chiesti alla Prefettura de L'Aquila i permessi e la scorta tecnica.