Anche se l'attenzione degli appassionati di ciclismo si sofferma solitamente solo sulle salite, emblema della fatica che è l'immagine più facilmente associata alla bicicletta, spesso nelle corse sono decisivi anche i tratti da affrontare in discesa. Nella storia del Ciclismo molti campioni hanno costruito le loro fortune sulle abilità, la tecnica e il coraggio nelle discese. Tra i più grandi si ricordano Fiorenzo Magni, Gastone Nencini, Paolo Savoldelli e più recentemente Vincenzo Nibali. Uno dei migliori discesisti del ciclismo attuale è certamente Tom Pidcock.
Il corridore britannico ha costruito le sue abilità di guida nel fuoristrada, tra ciclocross e mountain bike, discipline in cui ha conquistato medaglie e titoli fin dalle categorie giovanili. In un'intervista rilasciata a Global Cycling Network, Pidcock ha indossato i panni del maestro di discese, spiegando quali sono i suoi segreti per affrontare in maniera più efficace le discesa, a partire dall'assetto della bicicletta. Il corridore della Ineos ha raccontato che preferisce montare gomme da 28mm di larghezza, gonfiate a una pressione relativamente bassa, 4,2 bar.
Pidcock, lo show scendendo dal Galibier
Le doti speciali di Tom Pidcock come discesista sono emerse durante il Tour de France 2022.
Il corridore britannico si lanciò in fuga nella tappa alpina con arrivo sull'Alpe d'Huez. Scendendo dal Galibier, una montagna storica del ciclismo e del Tour, Pidcock recupero e sorpassò molti corridori che erano in fuga davanti a lui. Le prodezze di Pidcock, i suoi sorpassi e le sue pieghe da MotoGp, furono seguite passo dopo passo dalle moto della tv, e i video di quella spericolata picchiata fecero il giro dei social, diventando in breve virali.
Un'altra dimostrazione delle abilità di guida di Pidcock è stata alla Strade Bianche dello scorso marzo, in cui il corridore della Ineos attaccò in un tratto di discesa sterrata e in breve fece il vuoto.
In un video di GCN, il britannico ha svelato alcuni segreti e particolari tecnici sul suo modo di affrontare le discese, a partire dall'assetto della bicicletta.
Pidcock ha consigliato di non usare una sella particolarmente alta, per avere un baricentro più basso e un controllo migliore. Per quanto riguarda le gomme, il vincitore della Strade Bianche ha spiegato di preferire "gli pneumatici da 28 mm, la pressione dipende dal peso, io utilizzo 4,2 bar".
Pidcock non ha dubbi sull'efficacia dei freni a disco per affrontare le discese. "I freni a disco ti daranno più fiducia. Sono più affidabili per quanto riguarda le prestazioni di frenata. Rendono la bicicletta un po' più pesante, ma penso che siano una buona cosa", ha commentato il campione olimpico di mountain bike.
Ciclismo, l'importanza della fiducia
Al di là dell'aspetto tecnico, secondo Tom Pidcock è particolarmente importante quello psicologico.
"La fiducia è davvero importante per la discesa. Bisogna costruirla lentamente, senza cadere, mentre stai imparando le abilità. Avere fiducia nelle tue capacità e nella tua bici è importante prima di tutto per scendere, e poi per farlo davvero bene e velocemente", ha dichiarato Pidcock.
Il britannico ha raccontato di aver dovuto superare anche lui l'impatto negativo di un incidente. "Devi sapere perché sei caduto e come è successo, e non pensare solo che accadrà di nuovo. Ricomincia lentamente. Dopo la mia caduta al Tour de l'Avenir sul bagnato, in montagna, c'è voluto molto tempo per ritrovare la fiducia in quel tipo di discese. A volte ci vuole un po' di tempo, ma devi solo sviluppare lentamente ciò con cui ti senti a tuo agio", ha spiegato il corridore della Ineos.
Pidcock: 'Presa bassa e gamba esterna tesa'
Tom PIdcock ha infine parlato dell'assetto da tenere in bicicletta quando si affronta una discesa e soprattutto nelle curve. "Prima di tutto, la posizione sulla bici. Andare sulla presa bassa del manubrio è meglio, per un baricentro più basso. Quando ti avvicini alla curva devi tenere la gamba esterna tesa, con il pedale in basso. Non è molto intuitivo, ma devi caricare il peso sulla parte interna del manubrio e questo inclinerà la bici: non è necessario girare. Guarda oltre la curva, dove vuoi andare, anticipa la velocità a cui devi andare, quanto lontano ti spingerai con la velocità che hai. Poi si segue la traiettoria: dall'esterno all'apice, e ancora all'esterno.
Devi pensare anche a dove si trova l'apice. Se la curva è regolare allora è al centro, ma se stringe allora devi raggiungere l'apice più tardi" ha spiegato Pidcock.
Il britannico ha anche dato alcuni consigli su come gestire la frenata, specialmente in situazioni critiche: "Se stai entrando troppo veloce in curva è meglio usare il freno posteriore piuttosto che quello anteriore, perché può farti girare in curva, mentre se perdi aderenza alla ruota anteriore sei fregato".