Si prende tutto la Jumbo-Visma nell'ottava tappa della Vuelta España, ma dopo la difficile giornata di Javalambre Remco Evenepoel ha risposto in maniera molto positiva. La corsa presentava la dura ma breve salita di Xorret de Catí nella parte finale. I Jumbo hanno accerchiato Evenepoel con un primo attacco di Sepp Kuss, ma il belga ha reagito in maniera convincente e ha imposto un passo forte e regolare che ha inibito altri cambi di ritmo. Nel finale Primož Roglič ha fatto valere il suo spunto veloce per andare a vincere la tapa davanti a Evenepoel, mentre Kuss ha conquistato la maglia rossa strappandola a Lenny Martinez, che è arrivato con oltre un minuto di ritardo.

Vuelta España, anche Caruso e Tiberi in fuga

Dopo una giornata di pausa la Vuelta España è tornata a salire nell'ottava tappa. La corsa ha presentato un profilo altimetrico molto movimentato, ma senza salite davvero selettive prima della rampa finale di Xorret de Catí, un'ascesa breve ma dalle pendenze costantemente in doppia cifra, prima degli ultimi tre chilometri di discesa verso il traguardo.

Nelle fasi iniziali si è formata al comando una folta fuga con una trentina di corridori, tra cui Damiano Caruso, Antonio Tiberi, Thomas De Gendt, Andreas Kron, Romain Bardet e Rui Costa.

Il gruppo non ha però concesso lo spazio decisivo agli attaccanti. La Jumbo-Visma ha presto chiarito la propria intenzione di puntare alla vittoria di tappa e ha lavorato a lungo in testa al gruppo, aiutata dalla Groupama di Lenny Martinez, per mantenere un distacco recuperabile.

La fuga si è più volte spezzata e ricomposta, finché sono riusciti ad andarsene Rui Costa, Caruso, Kron e Lazkano. La rincorsa dei Jumbo-Visma non ha però lasciato ai battistrada nessuna chance e nelle prime rampe della salita di Xorret de Catí si è concretizzato il ricongiungimento.

Evenepoel: 'È un peccato non aver vinto'

Qui, un po' a sorpresa, Remco Evenepoel ha accettato la sfida diretta lanciata dai Jumbo e ha alzato il ritmo con Vervaeke e Cattaneo.

La selezione è stata nettissima e solo Enric Mas, il trio Jumbo formato da Kuss, Roglič e Vingegaard, i tre UAE Ayuso, Almeida e Soler, sono rimasti insieme al campione del Belgio.

La Jumbo ha provato ad accerchiare Evenepoel muovendo all'attacco Kuss, già quasi certo di vestire la maglia rossa e pronto ad accumulare altro vantaggio. Evenepoel ha impresso un ritmo forte e regolare, con Roglič e Vingegaard sempre a ruota. Kuss non è riuscito a fare la differenza ed è stato raggiunto nell'ultima parte della scalata, con Roglič e Vingegaard che sono rimasti passivi in scia al campione del Belgio, che ha scollinato tirandosi tutti dietro.

Gli otto si sono così andati a giocare la tappa nella discesa e nella breve risalita verso il traguardo di Xorret de Catí.

Evenepoel ha continuato imperterrito la sua azione, ma nel finale si è esposto al prevedibile sorpasso di Primož Roglič, che ha sfruttato le sue doti di esplosività per compiere il sorpasso e andare a vincere la tappa.

Evenepoel è arrivato secondo davanti ad Ayuso, Mas, Vingegaard, Almeida, Kuss e Soler. Vlasov è stato anche oggi un po' deludente e ha ceduto 39'', mentre Thomas è uscito definitivamente dai piani alti della classifica perdendo tre minuti e mezzo.

Lenny Martinez si è ben difeso, ma non ha potuto tenere il passo dei più forti e ha chiuso la sua bella avventura in maglia rossa arrivando a 1'10'' insieme all'altro giovane talento Uijtdebroeks.

La nuova classifica vede Sepp Kuss prendere il comando. L'americano della Jumbo-Visma ha 43'' su Soler, 1' su Martinez, mentre Evenepoel guida il gruppetto dei favoriti della vigilia con 2'31'' di ritardo. Gli altri big sono racchiusi in un fazzoletto. Roglic3 è a 2'38'', Vingegaard e Mas sono appaiati a 2'42'' e Ayuso è a 2'52''.

Remco Evenepoel è apparso in grande ripresa dopo il mezzo passo falso di Javalambre e nel dopo tappa ha dichiarato di non aver visto molto bene Roglič e Vingegaard. "Ho detto ai miei compagni di tirare al massimo nel primo chilometro di salita e che poi avrei fatto la mia corsa.

Quando Kuss se ne è andato, l’ho ripreso in modo controllato. Sapevo che ci sarebbero voluti altri otto - dieci minuti di scalata. Apparentemente Roglič e Vingegaard non avevano le gambe oggi. Mi dispiace molto per non aver vinto. Arrivo secondo nelle strade della mia seconda casa, peccato", ha dichiarato Evenepoel.