Alla presentazione del percorso del Tour de France 2024, avvenuta mercoledì 25 ottobre a Parigi, ha destato curiosità la scelta dell'organizzazione di inserire una tappa con 32 chilometri su strade sterrate. Da corridori e addetti ai lavori non sono mancate critiche e polemiche e a questo coro si è aggiunto pure Remco Evenepoel. Il campione della Soudal Quickstep ritiene inopportuna la scelta di questo percorso: "Ci sono già gare e campionati separati per lo sterrato".

Tour, nella tappa di Troyes si torna sullo sterrato

La tappa incriminata è la numero nove del Tour de France 2024. Il percorso sarà interamente disegnato attorno a Troyes, città di partenza e d'arrivo. La corsa porterà i corridori a pedalare su strade sterrate su e giù per colline coltivate a vigneto, riprendendo l'idea semplice e geniale che ha decretato il successo della Strade Bianche e che ASO ha cercato di imitare alla Parigi Tours. L'intenzione dell'organizzazione è quella di creare una tappa esplosiva e sorprendente, in cui potrebbe accadere davvero di tutto.

In molti, tra corridori, manager e addetti ai lavori, hanno però criticato il percorso di questa tappa, rilevando come i chilometri di sterrato siano davvero tanti, ben 32, e che il fattore fortuna potrebbe essere decisivo.

Evenepoel: 'Non è necessario'

Anche Remco Evenepoel, che il prossimo anno ha in programma di fare il suo debutto al Tour de France, non ha apprezzato l'inserimento dello sterrato, e come suo solito è stato molto esplicito nell'esprimere il suo parere. "Si stanno già organizzando gare e campionati separati per lo sterrato" ha commentato Evenepoel. "Questi tratti di sterrato dovrebbero essere inseriti in un grande giro o in altre corse normali? Non credo proprio che questo sia necessario", ha aggiunto il belga, spiegando che la sua posizione non è dettata dal timore di affrontare lo sterrato.

"Quando mi alleno nel Pajottenland, a volte vado a Lovanio e affronto un pezzo di sterrato come questi.

Se sei fortunato, la superficie un po’ smossa sarà dura e sembrerà che tu stia pedalando normalmente sull’asfalto", ha dichiarato Remco Evenepoel.

Il giovane corridore belga non ha molta familiarità con terreni come lo sterrato o il pavè. Non ha mai partecipato alla Strade Bianche, e nelle corse fiamminghe si è limitato a qualche rara apparizione in prove minori e dai percorsi abbastanza semplici. L'unico vero confronto con lo sterrato risale al Giro d'Italia 2021, nella tappa con arrivo a Montalcino.

Evenepoel apparve in grande difficoltà e rimase attardato, nonostante l'aiuto di Joao Almeida. Il belga chiuse quella tappa al 26° posto, ad oltre cinque minuti dal vincitore Mauro Schmid, protagonista di una fuga da lontano, e ad oltre due dalla maglia rosa Egan Bernal, che poi vinse quel Giro d'Italia.