La stagione 2025 rappresenterà un momento storico per il ciclismo. Per la prima volta, i Mondiali su strada saranno organizzati in Africa, segnando una nuova tappa nella globalizzazione del Ciclismo intrapresa da anni dall'Uci. La rassegna iridata è in programma dal 21 al 28 settembre in Ruanda, con il consueto calendario che propone prima le gare a cronometro e quindi quelle in linea. Al di là del valore storico dell'evento, la scelta dell'Uci di portare i Mondiali in un paese che pone molte incognite logistiche, ha suscitato anche delle critiche.
Alcuni paesi hanno già annunciato che affronteranno questa lunga e dispendiosa trasferta con degli schieramenti ridotti, rinunciando ad alcune gare per ridurre i costi. Dagli schermi di Teletutto, emittente bresciana, il CT azzurro del settore a cronometro Marco Velo ha annunciato che non schiererà i due più forti specialisti italiani, ossia il due volte iridato Filippo Ganna e il Campione europeo in carica Edoardo Affini, e non ha mancato di criticare l'Uci.
Velo: 'Gli specialisti sono tagliati fuori'
Le gare individuali a cronometro dei Mondiali di ciclismo 2025 in Ruanda si terranno dal 21 al 23 settembre, mentre il 24 si svolgerà la cronostaffetta mista. Nella prima giornata, domenica 21, scenderanno subito in gara gli élite, sia uomini che donne.
Il percorso scelto dagli organizzatori è molto particolare e articolato. Il tracciato misura quaranta chilometri e prevede ben quattro salite in successione per un totale di circa 700 metri di dislivello.
"Significa che è una cronoscalata e che tutti gli specialisti sono tagliati fuori. In Ruanda non ci saranno i vari Ganna e Affini", ha annunciato Marco Velo, dimostrandosi molto critico per la scelta del percorso, ma anche per le difficoltà di una trasferta in Ruanda.
"Non è un caso che alcune nazioni hanno già rinunciato a partecipare. Non ci saranno la Danimarca, eccezion fatta forse per gli Élite, l’Olanda e probabilmente il Belgio. E seguiranno altre Nazioni", ha commentato il Ct azzurro, accusando l'Uci di pensare solo ai soldi dei diritti tv e non a questioni tecniche come i percorsi e la sicurezza.
Marco Velo ha ricordato che il percorso della cronometro dei Mondiali di Zurigo, nello scorso settembre, era caratterizzato da un tratto di discesa particolarmente pericoloso e ripido. "Ma quella discesa non è mai stata mostrata in tv" ha accusato il Ct azzurro.
Mondiali, il percorso della crono
La cronometro dei Mondiali di ciclismo 2025 criticata dal Ct Marco Velo si terrà domenica 21 settembre a Kigali e dintorni. Il percorso misura 40,6 chilometri. I primi otto chilometri sono i più facili e adatti agli specialisti, ma da qui inizia una sequenza di quattro salite senza respiro. La prima è la Cote de Nyanza (2.4 km al 5.8%). Dalla vetta si prende una strada a doppia corsia che viene affrontata prima in discesa e poi di nuovo in salita per tornare alla Cote de Nyanza dopo una scalata di 6.6 km al 3.5%.
Il finale prevede altre due brevi salite, la Cote de Peage (1.9 km al 6.4%) e la Cote de Kimihurura (1.3 km al 5.8%). Da non dimenticare che la prova si svolge ad una quota molto alta, circa 1500 metri.