L'allenamento in alta quota è uno dei passi ormai irrinunciabili per i campioni del ciclismo professionistico. Nel periodo di preparazione all'avvio della stagione e poi anche durante il percorso di avvicinamento agli eventi più importanti, i corridori trascorrono abitualmente dei periodi di allenamento in località a quote molto elevate, come sul Monte Teide alle Canarie o a Livigno. Questa pratica ha delle ripercussioni favorevoli sullo stato di forma, ma non piace a tutti i corridori. L'ex Campione del Mondo Mads Pedersen ne è un convinto detrattore ed ha dichiarato di non voler cedere alle richieste della squadra e dell'allenatore in tal senso.

"Non ci andrò neanche se potessi guadagnare il 2 o 3%" ha commentato il corridore danese della Lidl Trek.

'Odio i ritiri in altura'

Mads Pedersen è particolarmente atteso nella stagione del Ciclismo 2024. Nell'ultima campagna di classiche, il campione danese è stato uno dei pochi corridori in grado di reggere il confronto, almeno in alcuni contesti, con la manciata di fuoriclasse che stanno dominando la scena. Pedersen è arrivato terzo al Fiandre, quarto alla Roubaix e ai Mondiali, sempre battuto dai vari Van der Poel, Pogacar e Van Aert.

A 28 anni, nella piena maturità, con una squadra sempre più forte ed ambiziosa dopo l'ingresso del main sponsor Lidl, in molti attendono Pedersen ad un ulteriore salto di qualità che potrebbe farlo entrare definitivamente in quel gruppo di dominatori della scena del ciclismo attuale.

Il corridore danese non è però deciso a percorrere ogni strada possibile per fare quest'ultimo passo nella crescita delle proprie prestazioni. L'ex iridato ha dichiarato di essersi rifiutato di allenarsi in alta quota, come fanno invece tutti gli altri big, e di non voler indietreggiare da questa posizione.

"Odio dannatamente i ritiri in altura" ha dichiarato Mads Pedersen a Indeleidertsrui.

"Non lo farò, anche se me lo chiedesse il mio allenatore. "Se potessi guadagnare il 2 o 3% nelle mie prestazioni con una preparazione in altura non lo farei ugualmente, non me ne frega niente" ha aggiunto senza mezzi termini il corridore danese, non nuovo a commenti molto diretti e comportamenti originali.

Pedersen: 'Faccio i miei ritiri al sole di Maiorca'

Negli anni scorsi, Mads Pedersen si era già espresso con toni coloriti a riguardo della Milano Sanremo, definita una corsa noiosa e a cui partecipava solo perché obbligato. Qualcuno ricorderà anche il suo no al Mondiale australiano del 2022, a causa della trasferta troppo lunga e della voglia di stare con la famiglia.

Anche il rifiuto di andare ad allenarsi in altura è motivato da Pedersen con il distacco troppo prolungato dai suoi affetti. "Ho provato ad andare in altura una volta, da qualche parte in Francia, ed è stata la peggior esperienza della mia vita. Non voglio stare in cima ad una montagna per tre settimane e non vedere la mia famiglia.

E poi correre, questo significa che sono altre quattro settimane, due mesi in tutto. Sono un grosso sacrificio per un padre di famiglia. Portare la famiglia in altura non è un'opzione. Lì lavori per dodici ore al giorno, non è una cosa per loro. È meglio che stiano a casa, dove hanno una vita. Io preferisco fare i miei ritiri a Maiorca, al sole, non in cima ad una montagna" ha dichiarato Mads Pedersen.