Il livello sempre più alto del mondo del Ciclismo, i record di scalata e di velocità infranti sulle montagne e nelle grandi corse hanno destato molti sospetti, sia tra appassionati e addetti ai lavori che nel pubblico più generico, condizionato anche dai tanti casi di doping con cui il ciclismo ha convissuto nel passato. In un'intervista al giornale olandese AD, nelle scorse ore Mathieu Van der Poel ha spiegato di credere alla pulizia di Vingegaard, spesso tirato in ballo in quanto vincitore del Tour de France, motivando la crescita esponenziale delle prestazioni con l'evoluzione negli allenamenti e in tanti altri aspetti.

"Vedo come mi sto allenando adesso, non avrei mai potuto farlo cinque anni fa", ha dichiarato il Campione del Mondo di ciclismo.

'Credo a Vingegaard'

Nella sua lunga intervista Mathieu Van der Poel ha dovuto rispondere ad alcune domande sulla credibilità di queste prestazioni stellari che si vedono nel ciclismo attuale. "Sì, certo che credo a Vingegaard quando dice che non usa nulla di illecito", ha risposto VDP.

"Possono anche ritestare i miei campioni tra cinquant'anni. Il livello è molto alto oggi a causa di tutti gli sviluppi. I materiali stanno migliorando molto, l'alimentazione e gli integratori, tutto. I corridori stessi spingono di più ai limiti durante l’allenamento”, ha raccontato il Campione del Mondo di ciclismo.

Poi ha spiegato che anche prendendo in considerazione un arco temporale relativamente breve, i cambiamenti sono tangibili. "Vedo come mi alleno adesso, non avrei mai potuto farlo cinque anni fa. Adesso si può fare mangiando sano e recuperando bene", ha dichiarato Van der Poel, ammettendo che comunque qualche atleta che prova a barare potrebbe esserci.

"Naturalmente ci sono sempre degli impostori, anche nella vita di tutti i giorni, quindi non metto la mano sul fuoco per tutti", ha commentato VDP.

'Potrei smettere nel 2028'

Van der Poel ha parlato anche di altri temi di attualità del ciclismo e del suo futuro. Il Campione del Mondo ha spiegato che non proverà mai a trasformarsi in uomo da corse a tappe, una tentazione che sembra ispirare il suo storico rivale Wout van Aert.

"Non proverò mai a vincere il Tour de France, il livello è troppo alto. Con il mio peso non posso competere con gli scalatori, nemmeno perdendo cinque chili", ha commentato Van der Poel.

Il fuoriclasse olandese ha tracciato anche un orizzonte temporale sul finale di carriera, comunque ancora abbastanza lontano: "Potrei smettere dopo le Olimpiadi del 2028. Molti corridori hanno detto che si fermeranno a 32 anni. Finchè mi piacerà comunque continuerò a pedalare".