Anche quest'anno, come da sua abitudine, Primož Roglič sarà uno degli ultimi big del ciclismo professionistico ad entrare in azione. Il fuoriclasse sloveno è particolarmente atteso in questo 2024, essendo stato il grande colpo ad effetto dell'ultimo ciclomercato, con il passaggio dalla Jumbo Visma alla Bora hansgrohe. Roglič debutterà alla Parigi Nizza, al via domenica 3 marzo, e aspettando il momento di tornare in gruppo ha rilasciato un'interessante intervista a L'Equipe. Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia ha parlato delle ambizioni per questa nuova avventura e del periodo in cui ha maturato l'idea di lasciare la Jumbo Visma.
"Non mi è venuto in mente all'improvviso, ma nell'ultima settimana della Vuelta Espana ho capito che avevo bisogno di un ambiente diverso" ha spiegato il campione sloveno.
Roglic: 'La squadra non mi dava le mie opportunità'
Primož Roglič ha raccontato di aver capito che la Jumbo Visma non gli avrebbe più offerto un ruolo centrale nelle nuove gerarchie di squadra, e di non aver accettato questa situazione. Alla Vuelta Espana, in cui il team giallonero si è trovato a gestire Roglic, Kuss e Vingegaard ai primi tre posti della classifica, lo strappo è diventato più concreto. "Facevo parte della stessa squadra da molto tempo. Non mi è venuto in mente all'improvviso di cambiare, ma soprattutto nell'ultima settimana della Vuelta Espana ho capito di aver bisogno di un ambiente diverso.
Ad un certo punto, se ci sono tutti gli elementi, bisogna fare questo passo" ha dichiarato Primož Roglič, aggiungendo che la Jumbo Visma "aveva tanti corridori da grandi giri".
Il campione sloveno ha chiesto alla squadra di poter scegliere i propri obiettivi, cosa che si è rivelata impossibile vista la concorrenza interna. "Ho elencato le corse che vorrei ancora vincere e che non sono ancora nel mio palmares.
La mia squadra non mi dava quelle opportunità e quindi ho dovuto cambiare" ha spiegato Primož Roglič.
Doppia sfida a Evenepoel e Vingegaard prima del Tour
Il campione sloveno ha detto di aver trovato nella Bora il progetto giusto per le sue ambizioni, soprattutto quella di provare a vincere il Tour de France. La squadra tedesca ha cambiato pelle una volta conclusa l'era Sagan, riuscendo subito a diventare un gruppo ben strutturato per le corse a tappe, come prova la vittoria di Hindley al Giro 2022.
"Hanno cambiato completamente strategia e obiettivi negli ultimi due anni. Ora è una squadra completamente diversa, per questo ho scelto la Bora. Ho visto come hanno gareggiato nei grandi giri nelle ultime due stagioni. E' una squadra ben attrezzata per sostenermi" ha commentato il campione sloveno.
Il programma di corse di Roglič
Primož Roglič ha programmato una prima parte di stagione leggera, con pochi impegni tutti incentrati su brevi gare a tappe in funzione del'avvicinamento al Tour de France. Il debutto sarà alla Parigi Nizza del 3 marzo. Dopo questa prima corsa, lo sloveno tornerà in azione dal 1° aprile al Giro dei Paesi Baschi, dove troverà ad attenderlo anche Vingegaard e Evenepoel. L'ultima corsa di avvicinamento al Tour sarà il Delfinato, dal 2 giugno, con un nuovo scontro con gli stessi Vingegaard e Evenepoel.