Tadej Pogacar ha fatto bottino pieno nelle tappe di montagna di questo Tour de France. Dopo essersi preso la frazione del Galibier in avvio ed aver di fatto già vinto la sfida con Vingegaard nella doppietta di tappe pirenaiche, il fuoriclasse sloveno ha continuato il filotto sulle Alpi. Conquistata di forza la tappa di ieri a Isola 2000, Pogacar ha approfittato di un'occasione che oggi la corsa gli ha servito su un piatto d'argento ed ha firmato anche il Col de la Couillole. La UAE ha corso con l'intenzione di lasciare spazio ad una fuga da lontano, ma la Soudal Quickstep di Evenepoel si è messa in testa al gruppo ed ha inseguito con determinazione.

Nel finale il belga ha provato l'attacco per due volte, ma alla fine è rimasto staccato da Vingegaard e Pogacar, che ha così vinto facilmente la sua quinta tappa. "Me ne sarebbe bastata una, o anche solo la maglia gialla. Ma è così, nel Ciclismo non si frena", ha commentato la maglia gialla nel dopo corsa.

Vingegaard: 'Speravo mi lasciasse la tappa'

Nelle rituali interviste al termine della tappa, Pogacar ha spiegato che l'intenzione iniziale non era quella di correre per la vittoria di tappa, ma che la rincorsa orchestrata dalla Soudal Quickstep ha costruito una storia diversa da quella che aveva immaginato.

"Non è andata come previsto. Sono rimasto sorpreso nel vedere come la corsa è esplosa sul col de Braus, è una delle mie salite preferite in allenamento. I miei compagni hanno fatto un bel lavoro, ci siamo raggruppati e Soler è entrato in fuga. Per noi andava bene così", ha dichiarato il campione sloveno.

"Volevamo prendercela comoda ed arrivare con un gruppo numeroso, ma credo che la Soudal Quickstep volesse guadagnare terreno su Vingegaard o vincere la tappa.

Questo ha giocato a mio favore", ha commentato Pogacar.

Nel finale, il campione sloveno si è trovato nuovamente faccia a faccia con il suo grande rivale, Jonas Vingegaard. Il danese ha spinto a fondo per distanziare Evenepoel e alla maglia gialla non è rimasto che piazzare il suo scatto per cogliere un'ennesima vittoria. Pogacar ha spiegato di non mai pensato di lasciare la tappa al danese.

"Lui è un vero combattente, oggi ha corso molto bene, è stato molto forte. Mi sarebbe bastato vincere una tappa, o anche nessuna ma con la maglia gialla finale. Però è così, nel ciclismo non si frena", ha dichiarato Pogacar.

Dal canto suo, Vingegaard ha detto che per un attimo ha sperato in un regalo della maglia gialla. "Speravo che mi lasciasse la tappa. La corsa è stata difficile, sapevo di non avere possibilità allo sprint, ma al suo posto probabilmente avrei fatto la stessa cosa", ha commentato il danese.

La Soudal Quickstep non lascia andare la fuga

La ventesima e penultima tappa del Tour de France ha proposto un percorso breve ed esplosivo sulle salite intorno a Nizza, con il Braus, il Turini, la Colmiane e la salita finale di Col de la Couillole.

Come spesso accade in queste tappe corte e senza respiro, la corsa è stata di straordinaria intensità agonistica. Nelle fasi iniziali si sono susseguiti gli scatti e la selezione è stata netta. Sul Braus il gruppo maglia gialla si è ridotto ad una decina di corridori, con Carlos Rodriguez già in difficoltà. Dopo una sequenza di scatti in cui sono entrati in azione anche Pogacar e Vingegaard, è infine riuscita ad evadere una fuga con anche Carapaz, Bardet, Mas, Kelderman, Tratnik e Soler.

La UAE ha rallentato un po' l'andatura, lasciando prendere più di quattro minuti alla fuga, ma a metà corsa è intervenuta la Soudal Quickstep per cambiare sostanzialmente la corsa. Gli uomini di Evenepoel hanno tirato ad oltranza in testa al gruppo, facendo immaginare un assalto del belga alla seconda posizione di Vingegaard.

Sulla salita finale, Carapaz e Mas si sono dimostrati i più forti tra gli attaccanti, ma il loro vantaggio non è stato sufficiente. Evenepoel ha fatto lavorare anche Landa fino a metà salita, poi è scattato un paio di volte, ma ha trovato la pronta reazione di Vingegaard ed Evenepoel e ha subito desistito.

Vingegaard ha poi rilanciato per dare un colpo decisivo alle velleità del belga, che è rimasto staccato. I due grandi duellanti degli ultimi Tour, Vingegaard e Pogacar, hanno così raggiunto e superato Mas e Carapaz, e sono andati a giocarsi la tappa. Il danese ha fatto quasi tutto il lavoro negli ultimi chilometri, ma la maglia gialla non ha fatto sconti e regali e ha vinto facilmente la tappa con il suo proverbiale scatto.

Vingegaard ha però centrato l'obiettivo di oggi, respingere Evenepoel, che è arrivato con quasi un minuto di ritardo. In classifica Pogacar ha 5'14'' su Vingegaard e 8'04'' su Evenepoel. Adam Yates ha scavalcato Carlos Rodriguez, mentre Jorgenson ha sopravanzato Derek Gee. Ciccone ha allungato su Buitrago per il decimo posto ed ora ha 22'' sul colombiano alla vigilia della cronometro conclusiva.