A quattro giorni dal via della Milano-Sanremo, la prima classica del Ciclismo in programma sabato 22 marzo, l tema principale della corsa sembra essere lo schema tattico progettato dalla UAE Emirates per Tadej Pogačar. Il campione del mondo vuole fortemente la Classicissima di primavera, una delle poche corse che mancano ancora nel suo palmarès. Nelle passate edizioni, Pogačar ha dato l'assalto alla Sanremo con perfino troppo ardore, attaccando ripetutamente sul Poggio, senza però riuscire a scrollarsi di dosso gli avversari. Il fenomeno sloveno si è avvicinato sempre di più alla vittoria: quinto nel 2022, quarto nel 2023 e terzo nel 2024, e per completare la sua scalata verso il successo, sembra intenzionato a impostare una strategia per rendere più selettivo il gruppo già sulla Cipressa.
Analizzando la corsa a Cyclingnews, l'ex campione Sean Kelly, due volte vincitore della Milano-Sanremo, si è mostrato piuttosto pessimista sulle possibilità di Pogačar. Secondo Kelly, non è possibile rendere la corsa più dura rispetto agli anni scorsi né staccare sul Poggio corridori come Van der Poel e Ganna.
Kelly: 'Per Pogačar la Sanremo è una grande sfida'
Sean Kelly conosce alla perfezione la Milano-Sanremo. L'ex campione irlandese, grande cacciatore di classiche degli anni Ottanta, vinse la Classicissima nel 1986 battendo allo sprint Greg LeMond e Mario Beccia, e fece il bis in maniera inattesa nel 1992, ormai verso la fine della carriera. Nella discesa finale, Kelly raggiunse Moreno Argentin e lo batté in volata, negando al campione veneto un successo inseguito vanamente per tutta la carriera.
Kelly ha analizzato la Sanremo di quest'anno e il tentativo di Pogačar di fare una corsa più dura che mai per staccare tutti sul Poggio, esprimendo dubbi sulla strategia e sulle possibilità del campione del mondo. "Vincere la Strade Bianche per la terza volta è stata una grande vittoria per Pogačar, ma quella della Milano-Sanremo è una grande sfida.
Considerando gli ultimi due anni, sarà molto difficile per lui fare la differenza nel finale", ha commentato Sean Kelly.
Kelly ritiene improbabile un attacco personale di Pogačar già sulla Cipressa e si è detto convinto che questa opzione sarebbe un fiasco. "L'unico posto in cui provare a fare qualcosa è il Poggio. Se vai via sulla Cipressa con altri due o tre corridori, dietro resta un gruppo di almeno trenta a inseguirti prima di arrivare al Poggio.
Diventa impossibile così", ha commentato l'ex campione.
'Ora ci sono molti corridori che possono superare il Poggio'
Secondo Kelly, anche il confronto diretto con Van der Poel e Ganna sul Poggio non può vedere Pogačar involarsi da solo. "Cosa possono fare Pogačar e la UAE sul Poggio? Hanno già provato a fare la salita a tutta per mettere gli altri in difficoltà, ma non sono in grado di renderla abbastanza dura. Ora ci sono molti corridori in grado di superare questo tipo di salite, non solo i velocisti, ma anche uomini come Filippo Ganna e Mathieu Van der Poel. Abbiamo visto la UAE spingere al 100% e impostare un ritmo davvero infernale, ma non è possibile andare più forte. Quindi come ci si libera dei corridori veloci?", si è chiesto Kelly, che ha ipotizzato solo la variabile delle condizioni meteo a favore di un assolo di Pogačar.
"A meno che non ci sia una giornata davvero brutta in cui le condizioni meteorologiche sono orribili e tutti arrivano al Poggio stanchi, bagnati e infreddoliti, allora non è davvero possibile sbarazzarsi di abbastanza persone", ha commentato Sean Kelly.