Puntualmente nel passaggio dal vecchio al nuovo anno le famiglie si trovano a dover far fronte ai rincari. Pure il canone Rai, dal 2012 al 2013, è aumentato, ma per il prossimo anno potrebbe esserci una stangata pari a ben cinque volte il livello dell'inflazione.

A denunciarlo è l'Adusbef dopo che tra gli emendamenti alla Legge di Stabilità c'è anche quello di andare ad aumentare il canone Rai di ben sei euro, da 113,50 euro a 119,50 euro nel 2014. Secondo l'Adusbef è inammissibile l'aumento della tassa di possesso del televisore, addirittura di cinque volte rispetto al livello dell'inflazione.

E questo anche considerando che ai rincari non corrisponde tra l'altro un miglioramento della qualità del servizio televisivo. Di riflesso, se l'aumento del canone sarà confermato, l'Adusbef ha reso noto che darà mandato ai propri legali per rilevare se ci siano i presupposti per avviare a favore di milioni di utenti televisivi una class action contro la Rai tenendo anche conto, tra l'altro, dei compensi milionari dati ai conduttori, e degli sprechi che contribuiscono a mandare in rosso il bilancio di Viale Mazzini.

Secondo l'Associazione a difesa dei consumatori e degli utenti, il Governo italiano anziché stangare puntualmente gli utenti televisivi, con l'ennesimo rincaro del canone Rai, dovrebbe intervenire per far sì che si ponga fine a finanziare una Televisione dalla qualità discutibile a fronte peraltro di un apparato composto da oltre diecimila dipendenti e quasi seicento dirigenti.