Venerdì 28 febbraio 2014 è una giornata da segnare sul calendario perché proprio in questa data tutti i lavoratori dipendenti riceveranno dal loro datore di lavoro il modello Cud 2014. Per chi ancora non fosse molto pratico, si tratta della certificazione unica dei redditi da lavoro relativi alle somme erogate e alle ritenute fiscali effettuate nell'anno precedente. Ecco le principali novità di CUD 2014 e le istruzioni per la corretta compilazione punto per punto.

Il CUD 2014 può essere rilasciato in formato cartaceo o elettronico ed è il primo documento che i lavoratori devono presentare in sede di dichiarazione dei redditi.

Esistono, però, situazioni in cui il lavoratore contribuente non deve presentare alcun documento e tutti i suoi obblighi spettano al datore di lavoro.

Il modello CUD certifica determinati dati fiscali e previdenziali del contribuente. In particolare, il CUD contiene i redditi di lavoro dipendente o assimilati e i redditi di pensione che sono stati versati nell'anno precedente e assoggettati a tassazione. In aggiunta, sono contenute le ritenute di acconto rilasciate dal datore di lavoro e versate al Fisco, le detrazioni effettuate e i dati previdenziali e assistenziali del lavoratore e il totale che il lavoratore deve pagare o ha pagato all'Inpdap.

Il modello CUD 2014 presenta alcune novità sui bonus fiscali che vengono rilasciati ai ricercatori e a tutti i lavoratori che sono tornati in Italia dopo un periodo di tempo trascorso all'estero per svolgere delle esperienze formative.

Oltre a ciò, ci sono novità anche sul fronte incentivi di produttività, sull'aumento del 24% della detraibilità delle erogazioni in favore di Onlus e di partiti politici e, infine, sul nuovo regolamento per i Comuni sardi alluvionati a novembre 2013.

In aggiunta, l'Inps ha comunicato che si potrà scaricare in modo telematico la certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente, pensione e simili.

Tuttavia, resta la possibilità di ricevere il modello CUD 2014 in formato cartaceo, previa richiesta.

Tutti i contribuenti che lo desiderano, anche se non presentano alcuna dichiarazione dei redditi, possono decidere di destinare l'8 per mille e il 5 per mille delle imposte allo Stato ad un ente religioso, ad un'organizzazione non profit, ad un ente di ricerca scientifica, ad un'associazione sportiva oppure al Comune di residenza.