Confermato il taglioIrpef per i lavoratori dipendenti: i primi accrediti bonus di 80 euro in bustapaga verranno effettuati il 27 maggio 2014.

I primi ad usufruire di questo taglio delle tasse sono i lavoratori conun reddito annuo medio di 23.000 euro. La copertura finanziaria per questaoperazione da maggio a dicembre 2014 è di 6,6-6,7 miliardi. Per garantirequeste 80 euro mensili anche nel 2015 serviranno invece 10 miliardi l'anno. Ladecisione finale del governo arriverà il prossimo 18 aprile e, nonostante lemolte critiche per la manovra, rappresenterà un bel regalo di Pasqua per moltilavoratori.

Difficilmente il governo tornerà indietro sui suoi passi per questointervento sul quale ha investito molto in termini di pubblicità e dal qualedipende una buona percentuale della sua credibilità.

Ma mentre l’esecutivo conla spending review cerca vie per trovare i fondi necessari, le polemiche nonmancano. A puntare il dito contro queste 80 euro in più in busta paga è inprimo luogo chi una busta paga non ce l’ha: disoccupati ma anche lavoratoriautonomi con partita Iva. Molti di questi ultimi sono a regime dei minimi equindi hanno entrate medie inferiori ai 35 mila euro lordi.

La pressionefiscale per i lavoratori indipendenti corrisponde a quella dei subordinati mamanca qualsiasi forma di tutela.

Per quanto riguarda gli incapienti il governoha assicurato che lo sconto, pur non avendo in questo caso tecnicamente naturafiscale, sarà applicato anche a loro sotto forma di contributo.

Pare che la viatecnica per garantire questo bonus sia già stata studiata. La spending reviewinvece dovrebbe andare a colpire il tetto massimo degli stipendi di manager edirigenti pubblici.

Non solo: si punta ad abolire tutti gli enti inutili. Ilprimo a finire nel mirino è stato il Cnel. Ma arriveranno anche tagli anchealle amministrazioni pubbliche con ripercussioni sui servizi cd improduttivi,quindi beni materiali per intenderci. Tagli anche alla sanità e alla difesa.