L'Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul suo sito il nuovo Modello 730 - 2014 con le relative scadenze prefissate, insieme a una serie dei istruzioni e chiarimenti che possono essere utili ai i contribuenti ai fini della compilazione della dichiarazione dei redditi, come ad esempio le spese detraibili e deducibili. Ricordiamo che prima di compilare questo documento è indispensabile la redazione del CUD che è disponibile sia in forma cartacea presso gli uffici dell'INPS, che telematica ad esempio attraverso la posta PEC. Ritornando al Modello 730 - 2014, i soggetti chiamati alla presentazione sono coloro che non 2013 hanno percepito redditi da: lavoratore dipendente, pensioni, soci di società cooperative, cariche politiche e redditi assimilabili a quello di lavoro dipendente purché non ci sia un sostituto d'imposta nel 2014 che può versare il conguaglio.

Per quanto riguarda le scadenze principali le date da tenere in considerazione sono tre: il 30 aprile 2014 se ci si avvale di un sostituto d'imposta; il 30 maggio 2014 se si usufruisce dell'aiuto di un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) e il 30 giugno 2014 che la data obbligatoria di trasmissione dei moduli già compilati da soggetti intermediari come CAF e professionisti.

Modello 730 - 2014: le principali detrazioni e deduzioni

Prima di elencare quali sono le detrazioni e le deduzioni da inserire nel Modello 730 - 2014 daremo un chiarimento sul significato dei due termini: per detrazioni si intendono delle spese che possono essere decurtate al gettito dovuto dell'imposta Irpef; per deduzioni invece si intendono quelle spese che possono essere decurtate dalla Base imponibile, cioè il reddito complessivo su cui verrà applicata l'aliquota dell'imposta.

Le principali detrazioni in sostanza si dividono in tre gruppi: detrazioni per lavoro dipendente, detrazioni per quoziente familiare e detrazioni per oneri. Per quanto riguarda le deduzioni invece le voci principali sono: gli assegni di mantenimento, i contributi previdenziali versati a colf fino a un max. di 1549,37 euro, le donazioni a enti di ricerca ed associazioni religiose fino a un max. di 2% del reddito complessivo e i contributi versati per polizze pensionistiche complementari fino ad un tetto di 5164,57 euro.