Alcuni giorni fa, il 24 marzo 2014, è partita a Torino la sperimentazione sull'uso della sigaretta elettronica, nel tentativo di scoprire se aiuta o meno a smettere di fumare. L'obiettivo dello studio è chiarire se introducendo la sigaretta elettronica in un percorso clinico, possa risultare utile nell'uscire dalla dipendenza del fumo.
È stato il Dott. Fabio Beatrice, direttore del Centro Antifumo dell'Ospedale San Giovanni Bosco che, a dare il via alla lotta contro la dipendenza dalla sigaretta tradizionale, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e l'ASL Torino 2.
Sigaretta elettronica: aiuta a smettere di fumare?
La sigaretta elettronica è stata da subito indicata come un'alternativa meno dannosa alla sigaretta tradizionale. Molti consumatori si sono espressi in favore, dichiarando di esser riusciti a liberarsi dalla dipendenza dal tabacco, che causa gravi problemi alla Salute.
L'e-cig ha il vantaggio di contenere solo nicotina e non tutte quelle sostanze cancerogene che si sprigionano dalla combustione del tabacco e della carta.
Ma non tutti sono d'accordo sui suoi vantaggi. Diversi esperti si sono espressi contrari al suo uso e il Ministero della Sanità l'ha dichiarata potenzialmente dannosa per la salute.
A suo favore restano altri studi che hanno dimostrato che l'uso dell'e-cig ha permesso ai volontari di smettere di fumare o ridurre in maniera sostanziale il consumo della sigaretta tradizionale, oltre a far meno male.
Lo studio dell'ASL Torino 2 valuterà un campione di 50 fumatori, i cui progressi saranno monitorati per poi essere sottoposti a verifiche intermedie. La sperimentazione con gestione assistita della sigaretta elettronica riguarderà anche il personale dell'ospedale San Giovanni Bosco.