Ormai manca veramente poco al 16 giugno, data fatidica in cui la maggior parte degli italiani si troverà a dover pagare per la prima volta la nuova imposta Tasi, la tassa sui servizi indivisibili che, insieme alla Tari, sostituirà l'Imu per la prima casa (per seconde case, immobili di lusso, negozi ed altri fabbricati l'Imu invece l'Imu resterà).

Per tutti quei comuni che, invece, entro il 23 maggio non avranno stabilito l'aliquota, il pagamento slitterà a settembre: è quello che ha deliberato ieri il Governo.

Secondo il Servizio delle Politiche Territoriali della Uil, nelle 32 città capoluogo, 12 pagheranno un importo superiore a quello dell'IMU del 2012: Bergamo, Genova, Ferrara, La Spezia, Savona, Milano, Pistoia, Mantova, Macerata, Palermo, Siracusa, Sassari.

Nei restanti 23 comuni, la Tasi avrà un costo inferiore, con risparmi maggiori a Caserta (-168 euro), Livorno (-141 euro) e Roma (-127). Ma vediamo quali sono le novità.

Secondo la legge di stabilità, il tetto massimo dell'aliquota era pari 2,5 per mille sulla prima casa e al 10,6 per mille sulla seconda e su tutti gli altri fabbricati (corrispondente alla somma di Imu e Tasi). Il nuovo Governo, però, ha concesso ai Comuni la possibilità di aumentare ulteriormente le aliquote, fino al tetto massimo dello 0,8 per mille.

Se ne desume che, l'aliquota delle prime case potrà aumentare fino ad un massimo del 3,3 per mille. Per le seconde case ed altri fabbricati, potrà raggiungere l'11,4 complessivo.

Continueranno a pagare Imu e Tasi anche le prime case appartenenti alla categoria Immobili di Lusso, quindi le A1 (dimore signorili), le A8 (ville) e le A9 (castelli), ma con un'aliquota massima totale pari al 6,8 per mille e con la possibilità di detrarre solo 200 euro, senza i 50 euro stabiliti per ogni figlio.

Previsti cambiamenti anche per quanto concerne gli immobili in affitto: anche in questo caso, dovranno essere versati gli importi sia dell'Imu sia della Tasi, con un aliquota massima dell'11,4 per mille: l'Imu sarà interamente a carico del proprietario; la Tasi, invece, dovrà parzialmente essere pagata anche dall'affittuario, con una percentuale che può variare dal 10 al 30% secondo delibera comunale.

Per il calcolo dell'imposta, è stato messo a disposizione il sito "amministrazioni comunali"; in alternativa, ci si può rivolgere anche alla Confedilizia o ai vari Caf sparsi nel territorio.

Le rate previste sono due: quella del 16 giugno ed una successiva del 16 dicembre: Per il pagamento si potrà utilizzare il semplice bollettino postale o il modello F24.