Prosegue senza soluzione di continuità la telenovela legata alla Tasi 2014; mentre il governo continua a lavorare al decreto che dovrebbe rendere effettivo il rinvio del pagamento della prima rata a settembre o ottobre, può ormai dirsi completo l’elenco di Comuni che sono riusciti a deliberare per tempo aliquote e detrazioni Tasi 2014, anche se con riferimento ad alcune amministrazioni si è assistito a dei veri e propri pasticci.
Ad ogni modo la rata di giugno della Tasi 2014 si pagherà solo in 2mila Comuni, con il rinvio che interesserà circa 5700 amministrazioni (oltre il 70% del totale).
A complicare il quadro i dati sull’acconto Tasi 2014, con il ministro Padoan ad aver parlato di ‘stangata ampiamente attesa’. Facciamo allora il punto della situazione richiamando brevemente le modalità di calcolo per la Tasi 2014 e la procedura da dover seguire per effettuare il conteggio online.
Calcolo Tasi 2014, aliquote e conteggio online: rinvio per 6mila Comuni ma il caos regna sovrano
La bagarre connessa alla Tasi 2014 è ormai ampiamente nota ai contribuenti; i Comuni avevano a disposizione alcuni mesi di tempo per deliberare aliquote e detrazioni (la deadline scadeva al 23 maggio), con la diretta conseguenza che la rata di giugno si pagherà solo e soltanto nelle città le cui amministrazioni abbiano rispettato la scadenza. Per tutti gli altri (quasi 6000), il governo sta preparando il rinvio ad ottobre, ma in alcune circostanze il caos è davvero regnato sovrano.
Circa 2181 Comuni sono presenti nell’elenco delle delibere pubblicate dal Ministero, ma consultando i singoli documenti (così come riportato anche da Il Sole 24 Ore) la situazione si fa decisamente complessa; Bari figura ad esempio nell’elenco dato che ha si deliberato ma optando per un rinvio del pagamento della Tasi 2014 al 16 dicembre, ergo l’amministrazione non ha stabilito alcuna aliquota ma solo dato corso ad una proroga.
Altro caso emblematico quello di Ancora, dove le aliquote per la Tasi 2014 sono state approvate ma prevedono i termini di pagamento per l’acconto fissati al 16 settembre e non al 16 giugno; quale regola dovranno seguire in questo caso i cittadini, quella dettata dalla legge (che prevede la rata di giugno) o quella comunale, che in molti casi opta per date diversificate? Urge in definitiva un chiarimento, ma mentre in tutta Italia si sta letteralmente impazzendo in 111 Comuni della Provincia di Bolzano se la ridono; qui si pagherà infatti l’Imi che sostituisce Imu e Tasi risparmiando gran parte delle prime case.
Il calcolo da dover effettuare per la Tasi 2014 non è complesso; una volta rivalutato al 5% il valore della rendita catastale, bisogna moltiplicare la risultanza per un coefficiente che varia da immobile a immobile tenendo conto delle aliquote deliberate dal proprio Comune e delle detrazioni, da doversi scomputare al termine dell’operazione.
Come noto, la Tasi 2014 è in autoliquidazione, ciò significa che ogni contribuente deve calcolarla in autonomia; si consiglia il ricorso a professionisti abilitati o in alternativa l’utilizzo del calcolatore online di amministrazionicomunali.it.
Tasi 2014, stangata in arrivo: Padoan parla di effetto ampiamente atteso
Chiudiamo il nostro approfondimento relativo alla Tasi 2014 facendo cenno alle previsioni targate Bankitalia e stando alle quali il saldo per le prime case potrebbe costare il 60% in più rispetto a quanto si pagò nel 2013.
Sulla stangata in arrivo per via della Tasi 2014 è intervenuto anche il ministro dell’Economia Padoan, che ha parlato di aumento ‘apparentemente gigantesco’ ma comunque atteso per via del fatto che nel 2013 l’Imu sulla prima casa non è stata per nulla pagata e perché sono i singoli Comuni ad aver stabilito l’aliquota; il sottosegretario Zanetti ha comunque sottolineato che si potrebbe lavorare ad un’opera di unificazione della tassazione nel 2015, un provvedimento che avrebbe davvero del clamoroso dopo l’introduzione dell’IUC, operativa da appena qualche mese.