Soddisfazione per l'abolizione del Canone Rai, da sempre considerata un'imposta ingiusta, ma a sostituirla arriva la Tassa Rai, peccato che stavolta anche chi non ha la Tv sarà tenuto a corrispondere un'imposta che si aggira dalle 35 alle 80 euro. Se il Governo Renzi approverà la proposta inserita nella Legge di Stabilità, la Tassa Rai entrerà in vigore dal gennaio 2015. La nuova tassa sul contributo al servizio pubblico ha l'obiettivo di far corrispondere un'imposta più bassa ma per tutti.

Tassa Rai: cos'è, quanto si paga e come?

Prevista l'entrata in vigore per il gennaio 2015. La Tassa Rai matura molte più contestazioni del Canone Rai, da sempre considerata come un'imposta ingiusta per un mezzo di comunicazione di personale possesso e necessario per fruire un servizio pubblico. La Tassa Rai avrà un importo più basso per tutti ma i contribuenti dovranno pagarla anche se non possiedono una Tv, internet, una radio o un qualsiasi strumento atto alla ricezione del servizio radio televisivo. La nuova tassa, o anche meglio denominata come "Contributo al servizio pubblico radio-tv" appartiene al nuovo sistema di finanziamento del servizio pubblico messo a punto dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise).

Quanto si paga per la Tassa Rai?

Un importo dalle 35 alle 80 euro, in relazione al reddito del nucleo famigliare e in proporzione a una stima presunta di consumi, un vantaggio per chi ha sempre corrisposto il Canone e uno svantaggio per chi da sempre non paga l'imposta per le più svariate motivazioni. In base alle stime del Governo chi non paga il Canone Rai, o che ha fatto richiesta di disdetta perché non in possesso di un apparecchio atto alla ricezione del servizio radio televisivo, è un evasore, in considerazione che il 98% delle abitazioni possiede almeno un televisore, dati di possesso difficili da accertare su ogni abitazione. L'applicazione della Tassa Rai porterebbe anche questa tipologia di contribuenti a corrispondere l'imposta, pensata come contributo generico al servizio pubblico che lo Stato offre e che i contribuenti sono tenuti a pagare.

Come si paga la Tassa Rai?

Oltre al Canone Rai, addio anche ai bollettini postali. Si prevede il pagamento del tributo con gli importi delle altre tasse dovuto tramite modello F24. Al momento però si è in attesa del riscontro del Governo Renzi, in considerazione della mancanza di meno di un mese e mezzo per l'emissione del bollettino di pagamento del Canone Rai per il 2015. Se la Tassa Rai entrasse in vigore nel gennaio 2015, i contribuenti si troverebbero a corrispondere un'imposta inferiore dal 30 all'80% circa rispetto all'attuale tassa di circa 113 euro.

Tassa Rai: pagano tutti anche gli "evasori"

In base alle simulazioni del Mise, con la nuova Tassa Rai, si avrà un gettito di 1,8 miliardi di euro: un importo più basso per tutti ma che trova l'equilibrio negli importi versati anche da chi generalmente non pagava questa tassa, con riflessi sensibili nella lotta all'evasione. Non sono mancate le polemiche che hanno ricordato che il Canone Rai è il più basso di tutti e che in relazione alle previsioni del prelievo statale del 5% sull'entrate della Tassa Rai come da programma nella Legge di Stabilità, il servizio pubblico potrebbe subire ancora dei forti tagli. Per il sottosegretario Giovannelli (Mise), l'introduzione della riforma e della nuova Tassa sul contributo al servizio pubblico è una riforma radicale che introduce equità, certezze e risorse, che permette ai cittadini di corrispondere una tassa più bassa riducendo le diseguaglianze con gli evasori.