La scadenza riferita al pagamento della Tasi 2014 è ormai alle spalle: i circa 15 milioni di contribuenti chiamati a corrispondere il tributo entro il 16 ottobre scorso perché residenti nei Comuni che hanno deliberato aliquote e detrazioni Tasi 2014 entro il mese di settembre hanno dunque provveduto a saldare la prima rata dell'imposta. Per la seconda parte, da doversi versare a titolo di saldo, se ne riparlerà sul finire del 2014, con la scadenza per ultimare il versamento questa volta fissata al 16 dicembre. I termini per il pagamento della Tasi 2014 si sono dunque esauriti, ma come spesso accade in molti non sono riusciti a far fronte al versamento entro i termini pattuiti dalla Legge: a rendere la procedura evidentemente complessa la configurazione stessa della Tasi 2014, che essendo un tributo in autoliquidazione andava calcolato in autonomia dai cittadini.
Chi non è riuscito a rispettare la scadenza del 16 si trova adesso a dover fare i conti con interessi e sanzioni che non erano invece dovuti in caso di pagamento della Tasi 2014 avvenuto in ritardo per i residenti dei Comuni che hanno provveduto al saldo della prima rata lo scorso giugno; allora si optò per l'eliminazione delle sanzioni data l'assoluta confusione normativa venutasi a creare e la contemporanea sussistenza dei presupposti per adire all'articolo 10 dello Statuto del Contribuente (Legge 27.07.2000 n° 212). Cerchiamo adesso di capire quali siano gli interessi e le sanzioni per il pagamento della Tasi 2014 in ritardo tentando di comprendere come si possa ricorrere al ravvedimento operoso.