La tassa è pronta e nel 2015 farà il suo ingresso. Si chiamerà Local Tax e accorperà Tasi, Imu e Tosap. A trarne vantaggio saranno i proprietari delle abitazioni con una rendita catastale intorno a 300 euro. Gli altri (la fetta di torta maggiore), dovranno preoccuparsi, perché la Local Tax non farà sconti a nessuno.

Quali saranno le aliquote?

Le aliquote varieranno dal 2,5 al 5 per mille e la decisione spetterà ai comuni. Per la prima casa, ci sarà la riduzione di 100 euro. L'Imu che nel 2013 era stata abolita dal governo Letta su richiesta oppressiva di Silvio Berlusconi, domani ricomparirà più devastante che in passato.

Renato Brunetta considera inaccettabile la proposta del Governo, perché mentre per la prima casa i Comuni potranno muoversi entro una forbice compresa tra il 2,5 e il 5 per mille, sulle seconde case, l'aliquota arriverebbe al 12,5 per mille.

Cosa si andrà a pagare

La tassa porterebbe alle casse degli 8 mila comuni italiani, 31,2 miliardi di euro. La Local Tax incorporerà Imu e Tasi, smaltimento rifiuti, addizionale comunale Irpef, imposta sulla pubblicità, tassa sull'occupazione degli spazi e aree pubbliche, l'imposta di soggiorno, l'imposta di scopo. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è convinto che con la Local Tax il governo possa risolvere il problema con i comuni. Con la Legge di Stabilità il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha tagliato ai comuni altri 4 miliardi.

Renzi vuole unificare tutte le tasse locali in un unico pagamento, ma i tecnici che stanno lavorando alla realizzazione dell'ambizioso progetto, stanno incontrando parecchi problemi di attuazione.

Forza Italia è stato il primo partito a chiedere l'abolizione delle tasse sulla prima casa, ma alla fine, pare che per le casse dello Stato, la casa sia il salvadanaio dove andare ad attingere. Con la Local Tax gli italiani avranno di nuovo la casa tassata, e a pagarne le conseguenze saranno i ceti medi, dove una buona percentuale già sostiene le spese per il pagamento del mutuo.