Si avvicina sempre più la scadenza connessa alla seconda rata dell’Imu 2014, con i contribuenti di tutta Italia che dovranno saldare l’imposta entro e non oltre il 16 dicembre prossimo: entro la medesima data sarà necessario saldare anche la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, ma restando focalizzati sulla seconda rata dell’Imu 2014 c’è da segnalare il decreto ministeriale approvato in data 28 novembre che ha previsto l’estensione dell’Imu sui terreni agricoli fino alla quota di 600 metri sul livello del mare (l’esenzione scatta dunque da 601 metri in su).
A suscitare le polemiche dei diretti interessati il fatto che il provvedimento di rimodulazione relativo all’Imu 2014 sia arrivato quasi due mesi dopo la determinazione delle aliquote: il quadro è ulteriormente complicato dall’obbligo, per i ‘nuovi’ soggetti passivi di imposta, di effettuare il versamento entro e non oltre il 16 dicembre 2014 come per chiunque altro sia chiamato a versare la seconda rata dell’Imu 2014. Il provvedimento ha dunque rimodulato alcune esenzioni ma non ho toccato la situazione connessa ai terreni di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali dei comuni ubicati a un’altitudine compresa fra 281 e 600 metri che rimangono dunque esentati dal pagamento della seconda rata dell’Imu 2014.
Per chi fosse interessato, proponiamo i due link attivando i quali è possibile prendere visione integrale del decreto approvato dal MEF: ‘http://www.finanze.it/export/download/Fiscalita-locale/Decreto_esenzione_terreni_montani_28_novembre2014.pdf’ e ‘http://www.finanze.it/export/download/Fiscalita-locale/Comunicato1_dicembre_2014_decreto_imu_terr_mont_masc.pdf’.
Entriamo adesso più nel dettaglio cercando di capire come si calcoli la seconda rata dell’Imu 2014, quali siano le aliquote di riferimento e come vada effettuato il pagamento della stessa seconda rata dell’Imu 2014.