Ecco a voi le anticipazioni, fornite dal Sole 24 ore, sul decreto dei "criteri di stima" della nuova riforma del catasto, in cui viene addirittura prevista la ricostruzione d'ufficio delle unità abitative prive di planimetria catastale. La bozza di decreto, indica in 5 anni il termine per la complessa ridefinizione dei dati del nuovo catasto di edilizia urbana, con i quali poi, l'Agenzia delle Entrate determinerà il reale valore fiscale degli immobili su cui il cittadino dovrà pagare le tasse. Ipotizzando che dette operazioni, salvo ritardi, inizino quest'anno, prima del 1° gennaio 2021 saremo obbligati a seguire i criteri odierni sulla fiscalità immobiliare.
Cosa c'è da attendersi ora, in pratica, dall'Agenzia delle Entrate?
La nuova legge, operativa dal 28 gennaio 2015, prevede il criterio statistico di rilevamento in metri quadrati e non più in "vani", l'Agenzia delle entrate, determinerà il numero di mq. per ogni vano censito in base alla "categoria catastale" di appartenenza, per gli immobili privi di planimetria depositata,
Facciamo qualche esempio per una più elementare comprensione.
Per un'unità abitativa classificata oggi in A/2, saranno attribuiti 21 metri quadrati ad ogni vano esistente poi, al di là della superficie totale, vi saranno integrazioni in base alle caratteristiche determinate a livello locale, come ad esempio la tipologia edilizia, l'affaccio, l'intorno; mentre per la categoria commerciale C1, (negozi), saranno integrati criteri quali ad esempio, l'ingresso e vetrine fronte strada, l'ubicazione, (centrale o periferica/industriale).
L'Agenzia, oltre ad adottare le moderne tecnologie, (foto aeree, street view, banche dati del fisco e dei Comuni), potrà inviare dei questionari via internet ai proprietari, chiedendo anche le planimetrie redatte da geometri iscritti all'albo. Così facendo, l'utente potrà segnalare le eventuali divergenze prima della determinazione delle nuove basi imponibili, che verranno comunicate, tramite affissione all'albo pretorio, e giacenti per 90 giorni. (un tempo utile per eventuali reclami/mediazioni e/o ricorsi alla Ctp, (Commissione tributaria provinciale), da presentare entro 120 giorni dall'affissione all'albo.