E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero dell'Economia che recepisce una direttiva inserita nella legge di Stabilità del 2013 che stabiliva l'annullamento delle cartelle esattoriali di Equitalia fino a 2000 euro. Le cartelle interessate, però sono solo quelle iscritte a ruolo prima del 31 dicembre 1999. Si tratta, quindi, di un mini condono che interessa solo una minima parte delle cartelle Equitalia fino a 2000 euro considerate, dopo 15 anni, inesigibili.

Condono Equitalia: chi è interessato.

La sanatoria delle cartelle Equitalia, più che un condono è un modo per mettere ordine nei bilanci dei Comuni che, da anni, contabilizzano crediti che non saranno, verosimilmente, mai incassati, falsando, di fatto, i bilanci stessi.

Le cartelle oggetto del provvedimento, infatti riguardano essenzialmente multe e tasse automobilistiche per le quali Equitalia cesserà, a partire dal prossimo 30 giugno 20015, ogni attività relativa all'accertamento e alla riscossione delle stesse, mantenendo comunque il diritto al rimborso, da parte degli enti creditori, delle spese finora sostenute per le procedure di riscossione delle cartelle stesse.

Possibile estensione alle cartelle oltre i 2000 euro.

Il condono Equitalia potrebbe, in realtà, interessare anche le cartelle di importo superiore. A partire dal 30 giugno, infatti, Equitalia trasmetterà agli enti creditori non solo l'elenco delle cartelle da annullare, ma anche quello delle cartelle di importo superiore ai 2000 euro, sempre se iscritte a ruolo entro il 31 dicembre 1999, che non sono da annullare.

Per queste posizioni, l'ente creditore avrà a disposizione 60 giorni di tempo per verificare se è effettivamente in grado di procedere all'incasso, trascorsi i quali anche le cartelle di importo superiore ai 2000 euro saranno 'rottamate'.

Rimane da rilevare, ancora una volta, come l'inefficienza della Pubblica Amministrazione finisca per premiare i cosiddetti 'furbi', a discapito di chi assolve regolarmente ai suoi doveri nei confronti del fisco, per i quali non esistono provvedimenti 'ad hoc' come lo sono condoni o sanatorie per gli evasori.