Quelli di giugno e di luglio del 2015 saranno dei mesi caldi non solo dal fronte del meteo, ma anche da quello delle scadenze fiscali con oltre 56 miliardi di euro di tasse da pagare. A fornire questa stima è stata l'Associazione degli artigiani della Cgia di Mestre considerando, per il 16 giugno del 2015, le scadenze fiscali e tributarie relative a Tasi ed Imu, e poi per il prossimo mese di luglio le scadenze relative alla liquidazione delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi, dall'Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) alle addizionali e passando per l'Irap, l'imposta sul valore aggiunto (Iva) e l'Ires, l'imposta sul reddito delle società.

Quelle fornite dalla Cgia di Mestre sono peraltro delle stime conservative se si considera che, per i mesi di giugno e di luglio del 2015, non sono stati inclusi i contributi previdenziali, così come per Tasi ed Imu sono stati presi a riferimento i livelli delle aliquote che sono state fissate per il 2014. Analizzando singolarmente ogni scadenza fiscale, e stimandone il gettito, la Cgia di Mestre prevede che solo dall'Ires tra saldo 2014 ed acconto 2015 lo Stato incasserà 10,5 miliardi di euro, e ben 33,6 miliardi di euro aggiungendo all'Ires l'Irpef, l'Iva, l'Irap e le addizionali.

Ma ci sono anche altre voci che pesano sui bilanci delle imprese come il pagamento del tributo alle Camere di Commercio, sebbene questo sia stato ridotto del 35%, e la Tari che complessivamente dovrebbe garantire all'Erario incassi pari complessivamente per il 2015 a 7,6 miliardi di euro.

Rimane inoltre da sciogliere in tempi brevi il nodo relativo al tax planning per i piccoli imprenditori, per i commercianti e per gli artigiani visto che solo da pochi giorni l'Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione Gerico, il software che permette di andare a stimare i ricavi. Per i 204 studi di settore applicabili per il periodo d’imposta 2014, il software Gerico 2015 è stato messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate, nella versione 1.0.0, il 27 maggio del 2015.