Canone Rai e Bollo auto storiche, sono due questioni che ormai da molti mesi continuano a riservare aggiornamenti e colpi di scena. Per quanto riguarda il canone Rai, segnaliamo che tra i consumatori italiani le certezze sono poche e i dubbi sono molti. Questo in quanto tarda ad arrivare il decreto ministeriale che dovrebbe fare luce sulle nuove modalità di pagamento di questa tassa. Dal 2016 infatti ilcanone Rai si pagherà attraverso la bolletta della luce. Questo cambio epocale sta generando molte incertezze e dubbi anche da parte delle stesse aziende elettriche, che avranno l'arduo compito di far pagare materialmente l'imposta.
Negli ultimi giorni anche dall'Agenzia delle Entrate arrivano dubbi circa questo cambiamento, che presenta evidenti criticità a detta di un noto dirigente dell'ente in questione. Ricordiamo anche che presupposto per il pagamento del canone è il possesso di almeno un apparecchio televisivo. Dunque chi non ha tv ma solo pc, notebook, smartphone o tablet non pagherà il canone Rai. Spetta al singolo utente auto-certificare il non possesso di una Tv, attraverso apposito modulo, secondo le modalità che dovrebbero essere regolate dal decreto ministeriale. In questi casi ad oggi emerge la notizia che chi non deve pagare avrà diritto ad un rimborso entro 6 mesi dal pagamento in bolletta del canone.
Bollo auto storiche, ultime news
Altra questione assai spinosa che riguarda gli italiani, è quella relativa al Bollo auto storiche. A differenza del canone, qui gli italiani coinvolti sono una minoranza, che però sta soffrendo molto il cambiamento, che da poco più di un anno a questa parte ha eliminato l'esenzione dal bollo, che prima vigeva per le auto con più di 20 anni di vita.
Questo ovviamente sta sollevando molte critiche dai rappresentanti delle categorie interessate, che lamentano un calo degli affari.
Proprio per questo motivo, negli ultimi giorni sta facendo scalpore la decisione dell'Assemblea regionale siciliana, che in barba ai dettami del governo centrale, ha reintrodotto la quasi-esenzione per i veicoli storici sopra i 20 anni siti sul territorio siciliano attraverso il pagamento di una tassa di circolazione forfettaria.
Questo è stato fatto avvalendosi della particolarità che la Sicilia è una regione a Statuto Speciale e in quanto tale avrebbe facoltà di derogare la disciplina nazionale sul bollo. Ovviamente adesso occorre aspettare la reazione del governo centrale, che di certo non si farà attendere.