I lavoratori dipendenti che dovranno restituire il bonus Renzi di 80 euro potrebbero vedersi recapitare a casa una cartella di Equitalia. Sopitosi il clamore suscitato nei giorni scorsi dalla notizia che un beneficiario su otto avrebbe dovuto restituire il bonus di 80 euro, si comincia a fare i conti con le modalità di restituzione di quanto percepito indebitamente.

Cartelle Equitalia per chi deve restituire gli 80 euro?

Secondo l’allarme lanciato dall’ordine dei commercialisti di Milano con un’intervista del suo segretario della commissione diritto tributario, Renzo Radicioni, è lo stesso meccanismo di erogazione del bonus (entro una certa soglia di reddito) a generare distorsioni che possono provocare ulteriori ingiustizie sociali.

I lavoratori dipendenti che hanno beneficiato dell'erogazione, spiega Radicioni, sono tenuti a comunicare al Fisco se , nell’anno 2015, il loro reddito ha superato la soglia entro la quale veniva erogato o, al contrario, se è andato al di sotto della soglia minima di 8mila euro per il quale era stato previsto.

Il fatto che la comunicazione sia a carico del lavoratore e non del sostituto d’imposta, comporta il fatto che, in caso d’inadempienza, l’Agenzia delle Entrate potrà contestare la mancata restituzione direttamente al lavoratore sotto forma di cartella esattoriale di Equitalia.

La beffa della restituzione degli 80 euro viene ulteriormente appesantita dal fatto che non sono previste rateizzazioni: la cifra deve essere restituita in un’unica soluzione attraverso la trattenuta in busta paga o con un versamento F24.

Una modalità che andrà ad incidere pesantemente su quei casi in cui, e sono circa 314 mila, la restituzione si rende necessaria a causa di una riduzione del reddito al di sotto della soglia minima di 8mila euro.

In pratica, si potrebbero verificare casi di lavoratori che potrebbero non aver raggiunto il reddito imponibile minimo di 8 mila euro a causa della perdita del lavoro e che si vedranno recapitare una cartella di Equitalia che chiede la restituzione di quanto percepito.

Una eventualità riconosciuta dallo stesso ministro Padoan che ha, per questo affermato che bisognerà trovare altri metodi per la restituzione del bonus.

Chi deve restituire gli 80 euro

Ricordiamo che il bonus di 80 euro mensili era stato previsto per tutti i lavoratori dipendenti con un reddito imponibile tra 8 mila e 26 mila euro.

Nel caso in cui il reddito complessivo percepito nel 2015 sia stato superiore o inferiore ai limiti di reddito stabiliti, il diritto al bonus decade e il lavoratore che lo ha percepito indebitamente dovrà restituirlo.