Mentre i tassi di disoccupazione continuano a crescere, gli interventi del Governo nazionale e gli aiuti riconosciuti dall'Unione Europea continuano a puntare alla promozione dell'autoimpiego e allo sviluppo delle piccole e medie imprese. L'obiettivo è quello di far crescere l'economia del Paese, riuscendo a lasciare indietro la brutta recessione economica che negli ultimi tempi ha segnato un'intera popolazione (e che rischia di far risentire gli effetti anche alle generazioni future). Dai bonus destinati a chi assume ai fondi a tasso zero per chi vuol dar vita ad una nuova azienda, diverse sono le agevolazioni messe a disposizione delle imprese.
A livello nazionale non può non essere menzionato lo sgravio contributivo (pari ad un massimo di 8 mila euro) riconosciuto a chi assume, dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2017, un soggetto iscritto al programma Garanzia Giovani. Come sappiamo, per usufruire dello sgravio in questione, il soggetto dovrà essere assunto mediante un contratto a tempo indeterminato oppure, in caso di contratto, a termine, per un periodo di tempo determinato non inferiore a sei mesi. In entrambi i casi, però, è sempre valido l'inserimento tramite orario ridotto, ovvero tramite un contratto di lavoro part-time. Una buona notizia questa soprattutto per le aziende siciliane poiché, come ha affermato Vito Rizzo, esperto di politiche del lavoro e fondi europei, "le imprese siciliane sono state fra le Regioni che più hanno usufruito del bonus occupazionale Garanzia Giovani negli ultimi due anni".
Un rifinanziamento delle stesse, dunque, non potrebbe che giovane alla loro economia.
Un buon punto di partenza e una grande occasione di rilancio, soprattutto se a questo tipo di interventi si aggiungono anche tutte le altre agevolazoni riconosciute al meridione e, in generale, a livello nazionale ed europeo alle piccole aziende in fase di sviluppo.
Basta pensare al Bonus assunzioni Sud o ai fondi destinati all'avviamento delle piccole imprese, volti a coprire fino al 75% degli investimenti tramite finanziamenti a tasso zero. Nello specifico 190 milioni di euro sono stati stanziati per le micro imprese avviate da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne, i quali, si spera grazie a questi aiuti, potranno riuscire ad inserirsi nel mondo del lavoro molto più facilmente rispetto al passato.