Alla fine l'attesa e preannunciata proroga della rottamazione per le cartelle esattoriali emesse da Equitalia è arrivata; Il Consiglio dei Ministri ha, infatti, approvato un decreto legge ad hoc che proroga la scadenza delle richieste di rottamazione delle cartelle dal 31 marzo al 21 aprile 2017.

Le nuove scadenze della proroga

Con la proroga del termine per presentare le istanze da parte dei contribuenti viene concesso anche alla società di riscossione un periodo maggiore per rispondere:

  • Termine di presentazione istanze rottamazione a Equitalia: 21 aprile 2017
  • Termine per la risposta di Equitalia ai contribuenti: 15 giugno 2017

Restano invariate, invece, le scadenze per i pagamenti e il numero delle rate che si possono richiedere per estinguere il debito con Equitalia (cinque rate di cui tre nel 2017 e due nel 2018.)

Rottamazione cartelle, la posizione dell'unione consumatori

La proroga della rottamazione delle cartelle sta creando in questi ultimi giorni enormi disagi tra i contribuenti costretti a file interminabili per accedere agli uffici di Equitalia; basteranno solo 21 giorni di proroga per evitarli o quantomeno ridurli?

Sul punto interviene l'unione dei consumatori che accoglie favorevolmente la proroga al 21 aprile ma spiega che la stessa da sola non è sufficiente a risolvere il problema a meno che non vengano cambiate le modalità di trasmissione delle istanze di rottamazione delle cartelle (modulo DA1) e venga prevista anche la possibilità di avvalersi della spedizione a mezzo di raccomandata a/r.

Attualmente le modalità d’inoltro delle istanze prevedono l’accesso alla procedura on line con le proprie credenziali oppure il servizio di e-mail o posta elettronica certificazione. tutti sistemi che tagliano fuori una consistente fetta dei contribuenti italiani ai quali non resta altra scelta che recarsi personalmente presso gli uffici di Equitalia con le conseguenze che si sono viste in queste ultime settimane.

Cosa si rischia se si salta una rata

L'unione dei consumatori segnala, infine, un ulteriore rischio per chi decide di aderire alla rottamazione delle cartelle: se si dovesse saltare o ritardare il pagamento delle rate successive alla prima, non solo decade l'agevolazione e scattano di nuovo sanzioni e interessi come nell'originaria cartella di pagamento, ma salta anche l'eventuale piano di rateizzazione già sottoscritto.