Importante novità che riguarda molti contribuenti, soprattutto i cosiddetti "multireddito" e coloro che hanno redditi diversi. In attuazione della Legge di Stabilità del 2015, l’Agenzia delle Entrate ha emanato un nuovo provvedimento lo scorso 12 maggio, più precisamente il n° 91828. Per i contribuenti sono in arrivo numerose lettere da parte del Fisco e nel provvedimento viene spiegato di cosa si tratta, cosa deve fare il contribuente e tutte le altre informazioni utili per questa novità.

Redditi diversi, ecco il provvedimento

Le motivazioni di questo atto vengono spiegate nel dettaglio dall'Agenzia delle Entrate.

Le nuove lettere vanno nella direzione di inserire nuove e più avanzate forme di comunicazione tra fisco e contribuente. Un modo per stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea della propria base imponibile sulla quale pagare le Tasse. Le lettere saranno inviate a coloro i quali rientrano tra i cosiddetti “multireddito”, quelli che hanno redditi diversi. Le categorie di reddito di cui si parla sono quelli derivanti da:

  • cedolare secca sugli affitti
  • assegno di mantenimento del coniuge
  • redditi di partecipazione
  • lavoro autonomo
  • plusvalenze e dividendi

Redditi diversi, cosa bisogna fare

Le lettere arriveranno tramite posta elettronica certificata (PEC) per i contribuenti che ne hanno disponibile una casella oppure per posta ordinaria per tutti gli altri.

Dalle lettere si evinceranno tutti i redditi diversi da quelli classici inseriti nelle proprie dichiarazioni dei redditi. Ecco perché, al ricevimento della comunicazione, il contribuente è tenuto a controllare la veridicità dei dati e soprattutto, quali e quanti redditi siano stati omessi , anche parzialmente. Sarà a carico del contribuente rispondere alle comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, avvalendosi di tutti i canali previsti ed indicati nel provvedimento.

Il ravvedimento operoso diventa più facile

In pratica, il Fisco metterà a disposizione dei contribuenti, tutti i dati dei redditi omessi in sede di dichiarazione, al fine di consentire al contribuente stesso la possibilità di effettuare le opportune correzioni ed, eventualmente, i nuovi versamenti. Per questi ultimi, naturalmente, il vantaggio sarebbe la riduzione delle sanzioni che verrebbero calcolate in virtù del tempestivo intervento correttivo.

In definitiva, all’arrivo della lettera, il contribuente avrà la facoltà di sanare la propria posizione con il ravvedimento operoso calcolato per il tempo trascorso dal mancato versamento al giorno dell’effettivo pagamento.