Ritorna l'inverno, anche se ufficialmente siamo ancora in autunno, e con esso ritornano i rincari sulle utenze. In particolare, purtroppo, si attendono forti rincari soprattutto per l'energia elettrica e, di conseguenza, per la bolletta della luce. Cerchiamo di capire il motivo di questo prossimo nuovo rialzo dei prezzi che dovrebbe andare in vigore da gennaio 2018, e per chi scatta l'aumento.
Per chi si prevede l'aumento della bolletta della luce
Secondo le informazioni finora in nostro possesso, a subire un rincaro dei costi della luce saranno circa 22 milioni di utenze su un totale complessivo di circa 29 milioni.
Questo dovrebbe già far capire che l'incremento di costo toccherà praticamente tutti. Ci stiamo riferendo, infatti, alle sole utenze domestiche senza considerare i costi che dovranno sostenere gli esercenti commerciali e le imprese. Questo perchè, in quel caso, il discorso è leggermente diverso considerando che le utenze commerciali pagano la bolletta anche con una periodicità differente, di solito mensilmente, che consente di sopportare meglio eventuali rincari. Mentre le utenze domestiche, come sappiamo, pagano la bolletta ogni due mesi.
A quanto ammonta il rincaro previsto
In linea generale dalle informazioni trapelate dalle stanze ministeriali il rincaro, in media, dovrebbe attestarsi intorno ad un 9% in più, senza considerare aumenti specifici della componente energia della bolletta che per ora non si preannunciano all'orizzonte.
Questo rincaro si spiega con la revisione delle tariffe avviata dal Governo nel 2016. Il paradosso di questa riforma è che non favorisce il risparmio energetico. Infatti chi, mediamente, aveva un consumo medio - basso da gennaio si ritroverà a pagare una bolletta più alta. Da parte sua, l'Autorità per l'energia elettrica e il Gas sta spingendo perché il Governo posticipi di almeno un anno l'adeguamento per consentire di avere più tempo per valutare gli effetti sulle fasce più deboli della popolazione.
L'aumento degli oneri a carico delle utenze domestiche serve anche a finanziare le agevolazioni per le imprese a più alta intensità energetica, come prevede la normativa europea alla quale l'Italia, con questa riforma delle tariffe, dovrebbe definitivamente adeguarsi. Questo aumento sarà complessivamente di circa 900 milioni di euro passando dagli attuali 700 milioni circa a quasi 1 miliardo e mezzo di euro un incremento, in termini percentuali, di circa il 24%.