Il Decreto Fiscale, approvato dall'aula del Senato e ora in discussione alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati prevede diverse novità. Tra le tante una inciderà su chi ha debiti arretrati con il Fisco. Infatti, dovrebbe essere introdotto un emendamento che consentirà anche ai vigili urbani di notificare le cartelle esattoriali di pagamento. Inoltre, dovrebbero essere prorogati i termini di adempimento per gli obblighi comunicativi e dichiarativi relativamente ai tributi gestiti direttamente dall'Agenzia delle Entrate. Ma vediamo di chiarire più nel +dettaglio ciò che accadrà se la Camera confermerà queste modifiche.

Le cartelle notificate dai vigili

La procedura di notifica delle cartelle esattoriali, attualmente, è disciplinata dal d.p.r 602/1973 articolo 26, comma 1. Come tutto il d.p.r 602/73, l'articolo 26 ha subito diversi rimaneggiamenti nel corso del tempo, l'ultimo dei quali nel 2016. Il primo comma di tale articolo testualmente afferma che la cartella di pagamento è notificata dagli ufficiali della riscossione o da altri soggetti abilitati dal concessionario. Di solito, a questo scopo vengono utilizzati gli impiegati di Poste Italiane. L'articolo 26, però, specifica che a seguito di idonea Convenzione stipulata tra il Comune e il Concessionario possono essere anche utilizzati, all'uopo, i messi comunali e gli agenti di polizia municipale.

In pratica, la modifica che si intende apportare all'articolo 26 del d.p.r. 602/73 consentirà di attuare una procedura più veloce di notifica degli atti. Infatti, sopratutto in quei casi dove per l'efficacia della notifica è richiesto il compimento di diverse formalità queste potranno essere svolte da soggetti diversi da quelli specificati fino ad oggi, ma in un arco di tempo limitato, massimo 30 giorni.

Inoltre, tali soggetti saranno tenuti a rilasciare una certificazione, datata e controfirmata, dell'attività svolta.

La proroga dei termini di comunicazione

Per quanto riguarda i termini di comunicazione, soprattutto in relazione alla riscossione di tributi amministrati dall'Agenzia delle Entrate, viene stabilita una proroga di detti termini che diverrà operativa a seguito di un provvedimento espresso del Direttore dell'Agenzia delle Entrate di concerto con il Ministero dell'Economia.

Questo termine, comunque, non potrà essere superiore a 60 giorni. Tale modifica riguarda, ovviamente, anche i provvedimenti esecutivi a cura dell'Agenzia Entrate - Riscossione e che prevedono entro 120 giorni dall'avvenuta notifica il pagamento.