I lavoratori autonomi, i professionisti e chiunque detenga una partita Iva sono tra le categorie più tartassate d'Italia. E', quindi, sicuramente utile avere a portata di mano un vademecum che possa fungere da promemoria in merito alle agevolazioni e detrazioni sfruttabili da questi lavoratori. Vediamo, quindi, quali sono le varie possibilità aperte e utilizzabili nel corso del 2018.

Vale la pena ricordare che, come tutti gli altri contribuenti, anche il titolari di partita iva possono scaricare le spese sanitarie, quelle per i figli a carico ecc.

ecc. Comunque, questa categoria ha la possibilità di scaricare anche altre tipologie di costi.

Spese di viaggio vitto e alloggio

Per quanto riguarda le spese di viaggio, queste sono scaricabili nella misura del 75% della spesa considerando che l'importo massimo detraibile non deve, comunque, raggiungere il 2% dei compensi percepiti durante l'anno. Se, però, le spese di viaggio vengono fatturate al cliente queste, ovviamente, saranno soggette a ritenuta d'acconto e a tassazione ai fini delle imposte dirette. Comunque, saranno detraibili nella misura del 100%.

L'acquisto dell'ufficio

Per quanto attiene alla spesa sostenuta per l'acquisto di un immobile da utilizzare, in tutto o in parte, come ufficio o studio è necessario fare delle precisazioni.

Se l'immobile viene utilizzato esclusivamente per l'attività imprenditoriale, attraverso le quote di ammortamento periodico è possibile portare in detrazione l'intera spesa sostenuta. Diversamente se, come si dice, l'immobile è utilizzato in modo promiscuo, sia come ufficio che come abitazione si possono scaricare le spese delle utenze o dell'affitto, ad esempio, ma solo nella misura del 50%.

E a condizione che il lavoratore autonomo o professionista non possegga altro immobile nello stesso Comune.

E' possibile, inoltre, se si eseguono lavori di ristrutturazione ed ammodernamento dello stabile recuperare la spesa, ma solo nel caso che il valore dell'immobile, dopo i lavori, sia incrementato di almeno il 5% rispetto al valore prima dei lavori.

Possono, inoltre, dedursi i canoni del leasing immobiliare.

Spese per acquisto auto e carburante

Per quanto riguarda le spese di acquisto del carburante è possibile scaricare il costo della benzina o del diesel utilizzato esclusivamente per esigenze lavorative. Comunque, in un recente articolo abbiamo messo in evidenza le novità circa la scheda carburante per i professionisti.

La spesa di acquisto dell'auto si può portare in deduzione fino ad un massimo di circa 18 mila euro. Per gli agenti e rappresentanti di commercio questo importo viene elevato a circa 26 mila euro. Nel dettaglio il veicolo è detraibile al 100% se è utilizzato come bene strumentale, mentre è detraibile al 70% se utilizzato in modo promiscuo con i dipendenti.

Mentre è detraibile al 20% su utilizzato per scopi differenti. L'Iva stessa sull'acquisto del mezzo è scaricabile nella percentuale del 40%, , ma se l'auto è utilizzata solo per lavoro è scaricabile totalmente al 100%.

Spese per apparecchiature elettroniche

Dato che oggi la tecnologia è indispensabile, il professionista o il lavoratore autonomo può scaricare l'80% del costo del computer indipendentemente dal fatto che sia fisso o portatile. Anche le spese telefoniche usufruiscono della stessa percentuale di detrazione, cioè l'80% a meno che non si tratti di una società di autotrasporti che usufruisce della detrazione totale.

Ovviamente, tutte queste detrazioni sono usufruibili da chi ha una partita Iva in regime ordinario. Chi invece usufruisce del regime agevolato dei minimi non può scaricare nulla ad eccezione delle spese telefoniche nella misura del 50% e dei contributi previdenziali.