Si parla molto del problema Pensioni e delle prossime riforme che lo riguardano. Il tutto deve essere modificato per riuscire a garantire un pensionamento, ai lavoratori, adeguato alle aspettative di vita. La richiesta da parte della Cgil è di abbassare l’età pensionabile a 62 anni con 40 anni di contributi versati.
La risposta da parte di M5s-Lega è quella di puntare sull’attuazione della Quota 100 e 41.
Una soluzione del tutto provvisoria con costi elevatissimi che si rifletterà sulle famiglie italiane.
Problematiche
Purtroppo, dichiarano i sindacati e la Cgil in particolare, le risorse economiche non sono sufficienti per riuscire a dare il via libera alle richieste delle Quote pensionistiche. Le tempistiche delle domande sono troppo lunghe e complicate.
Una manovra dai costi stimati in almeno 500 milioni di euro, secondo l’Inps, soldi che non ci sono. Far partire questa iniziativa vorrebbe dire colpire direttamente i cittadini e aumentare il debito pubblico.
Per avvalorare questa problematica la Codacons dichiara, in base ai calcoli rilevati dall’Istat, che la spesa per reperire i fondi si riverserà sui cittadini.
In modo particolare, ad essere colpite, saranno le famiglie italiane con una spesa di 337 euro mensili. Le Tasse aumentate verranno riposizionate in beni e servizi di uso comune, come l’accisa sulla benzina, acquisto di beni primari, tagli a sanità e istruzione.
Un danno enorme per un'economia traballante che farà aumentare i poveri in Italia costringendo a chiedere ennesimi sacrifici alle famiglie già stremate.
Il rischio significativo
La Codacons ha stimato che, una volta attuato questo intervento, i costi andranno a colpire i risparmi dei cittadini con aumenti di uso quotidiano. Le priorità sono molte e debbono essere eseguite in base alle risorse economiche esistenti e non cercare di reperirle con ulteriori tasse.
La Cgil e Cisl, inoltre, vanno a richiedere un piano che non penalizzi i giovani, le famiglie e che riesca a rispettare i diritti dei lavoratori. Eseguire un programma che vada a favore uno a discapito dell’altro non è una soluzione che va ad aiutare l’economia italiana.
In questo momento di “stasi” l’unica soluzione per non toccare i risparmi, secondo i sindacati, è quella di abbassare l’età pensionabile già dal 2019. Una richiesta che metterebbe d’accordo un po’ tutti e che non andrebbe a necessitare di una spesa economica esorbitante.