La Fattura elettronica entrerà pienamente in vigore dal prossimo 1 gennaio 2019. Senza ulteriori slittamenti o proroghe. Questo avrebbe deciso il Governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte, almeno secondo quanto pubblica oggi il quotidiano economico Italia Oggi. E uno dei motivi più importanti risiederebbe nel fatto che la maggioranza M5S-Lega conta proprio sullo strumento della fatturazione elettronica per recuperare circa 2 miliardi di euro di maggiori imposte. D'altra parte, il governo dà un colpo al cerchio e uno alla botte, come si suol dire.
Infatti, il nuovo obbligo e i nuovi adempimenti, non saranno immediatamente estesi a tutte le tipologie di aziende e di lavoratori autonomi. In pratica, il governo ha parzialmente accolto le richieste provenienti dal mondo professionale, in particolare da Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
Chi sarà escluso dall'obbligo di fattura elettronica
Secondo quanto risulta ad Italia Oggi, ad essere escluso dall'obbligo di emissione, registrazione e archiviazione della fattura elettronica dovrebbe essere circa il 78% delle aziende e dei professionisti italiani. In pratica, tutti i contribuenti che rientrano nel regime dei minimi. Ma anche tutte quelle piccole e medie imprese e lavoratori autonomi che realizzano un fatturato annuo inferiore ai 65.000 euro.
D'altra parte, occorre precisare che questa è una possibilità concessa dallo Stato. Starà poi alle singole aziende e professionisti decidere autonomamente se avvalersene o meno.
I nodi da sciogliere
Nello stesso tempo non è tutto oro quello che luccica. Infatti, soprattutto tra gli addetti ai lavori, vi sono pareri discordanti e timori diffusi.
Vi sarebbero diverse difficoltà tecniche ancora da risolvere. Ma, soprattutto, quello che preoccupa maggiormente i professionisti è il fatto che, con l'avvento della digitalizzazione delle fatture e la possibilità di gestirle in completa autonomia, molti clienti decidano di chiudere le collaborazioni. Oltre alla possibilità, che inizia ad affacciarsi in queste settimane, che grandi conglomerate, come ad esempio Amazon, possano offrire dei servizi analoghi ed estremamente standardizzati, ma a prezzi particolarmente concorrenziali.
Se non prossimi allo zero. Non va dimenticato, infatti, che la vera ricchezza di queste grandi strutture sono i dati dei potenziali clienti di cui potrebbero venire in possesso.
I pro e i contro
La fattura elettronica, quindi, come ogni tipo di innovazione, ha e continuerà ad avere, molto probabilmente, i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Svantaggi soprattutto per il mercato della consulenza aziendale, dove molto probabilmente assisteremo ad una fuga dei clienti verso modalità autogestite della propria contabilità delle fatture. Mentre, grazie alla digitalizzazione e la disponibilità di una maggiore quantità di dati e anche più precisi, sarà possibile effettuare una gestione più rapida ed economica dei vari adempimenti e fornendo, quindi, dei servizi migliori.