Il testo del Decreto Fiscale sembra non trovare una versione definitiva. Infatti è destinato a cambiare di nuovo. La maggioranza di Governo M5S - Lega starebbe pensando ad un ulteriore allargamento delle maglie del decreto. Non solo gli avvisi bonari dell'Agenzia delle Entrate, come vi abbiamo dato conto nei giorni passati, ora si vorrebbe introdurre il passaggio automatico alla nuova definizione agevolata, cosiddetta rottamazione-ter, per coloro che avevano aderito alla precedente edizione, la rottamazione-bis. Non ci sarebbe solo questa di novità.

Si potrà usufruire anche di uno sconto sugli interessi moratori e, inoltre, chi aderirà alla nuova versione avrà anche più tempo per pagare il suo debito con il Fisco. L'importante è che sia disposto a saldare il totale entro massimo il prossimo 7 dicembre 2018.

Non solo, ma questa opportunità è aperta anche a tutti coloro che sono rimasti indietro con i pagamenti delle vecchie rate della precede rottamazione. Per non lasciare dubbi a nessuno l'Agenzia delle Entrate - Riscossione ha appena pubblicato sul suo sito istituzionale un vademecum con tutti i dettagli. Inoltre sono scaricabili anche i modelli per aderire alla nuova definizione agevolata entro il prossimo 30 aprile 2019

Il comunicato dell'Agenzia delle Entrate - Riscossione

Come è possibile leggere sul sito dell'Agenzia delle Entrate - Riscossione e come accennato sopra, se un contribuente - debitore che aveva aderito alla precedente rottamazione-bis fosse disposto a pagare le rate arretrate entro il prossimo 7 dicembre verrà automaticamente incluso nella nuova definizione agevolata.

Le rate a cui si riferisce l'Agenzia delle Entrate - Riscossione sono quelle relative ai mesi di luglio, settembre e ottobre 2018. Questa possibilità è stata introdotta, normativamente, dall'articolo 3 del Decreto legge 119/2018, cosiddetto Decreto Fiscale.

Di conseguenza, questi contribuenti potranno usufruire di un tasso di interesse particolarmente favorevole e fissato allo 0,3% annuo rispetto al precedente tasso fissato al 2%.

Inoltre, il debito potrà essere pagato nell'arco di 5 anni. Il numero delle rate, infatti, viene elevato a 10 pagabili al 31 luglio e al 30 novembre di ogni anno. L'automatico inserimento nella nuova definizione agevolata, per coloro che rispetteranno questi requisiti, sarà comunicato all'interessato direttamente dall'Agenzia delle Entrate senza bisogno che quest'ultimo faccia alcun tipo di domanda all'amministrazione finanziaria.

La comunicazione verrà inviata entro il prossimo 30 giugno 2019 unitamente al nuovo piano di rientro.

Le conseguenze del mancato pagamento

Per effettuare i pagamenti si potranno continuare ad utilizzare i vecchi bollettini forniti dall'Agenzia delle Entrate, scaricabili anche dal sito dell'Agenzia. Questo ovviamente per saldare le rate scadute entro il prossimo 7 dicembre. Se non si dovesse cogliere questa ultima opportunità per mettersi in regola con il Fisco, il comunicato dell'Agenzia delle Entrate - Riscossione chiarisce che non si potrà aderire alla rottamazione-ter, che dovrebbe partire il prossimo anno. Ma non solo, l'Agente della Riscossione potrà legittimamente riprendere le procedure legali di recupero coattivo momentaneamente sospese.